Con il progresso della tecnologia medica, le opzioni di trattamento per molte malattie infettive stanno aumentando. Tuttavia, la candidosi invasiva rimane un problema spinoso per la comunità medica. Si tratta di un'infezione grave causata da vari ceppi di lievito Candida e non ha nulla a che vedere con il colore della pelle, l'età o le condizioni di salute: chiunque può cadere vittima di questa minaccia nascosta. Questo articolo analizzerà i vari dettagli della candidosi invasiva, inclusi sintomi, cause, diagnosi e misure di prevenzione, per aiutare i lettori a comprendere meglio questa malattia mortale.
I sintomi della candidosi invasiva vengono spesso interpretati erroneamente come quelli di altre patologie; tuttavia, i sintomi più comuni sono febbre persistente e brividi che non migliorano con gli antibiotici.
La candidosi invasiva è causata da oltre 150 specie di Candida, 15 delle quali sono considerate le principali responsabili, tra cui:
La comparsa di questi agenti patogeni, in particolare di C. auris, ha attirato grande attenzione in tutto il mondo fin dalla sua prima scoperta nel 2009. Questa nuova specie di Candida non solo è multifarmaco-resistente, ma è anche fortemente associata a un'elevata mortalità.
L'insorgenza di resistenza deriva principalmente dalla resistenza intrinseca di alcune specie di Candida, che porta allo sviluppo di una pressione selettiva durante l'uso di farmaci antimicotici.
A causa del crescente utilizzo di farmaci antimicotici, alcune specie come C. glabrata e C. parapsilosis stanno iniziando a sviluppare resistenza. Questa situazione riduce notevolmente le opzioni terapeutiche, soprattutto quando si è di fronte a un ceppo di C. auris multifarmaco-resistente.
Potenziali fattori di rischioAlcune condizioni aumentano il rischio di sviluppare la candidosi invasiva, tra cui:
I neonati e i pazienti gravemente malati sono particolarmente vulnerabili alle infezioni a causa del loro sistema immunitario più debole.
La candidosi invasiva è per lo più un'infezione nosocomiale ed è associata a un ricovero ospedaliero a lungo termine. Ciò significa che una volta che si verifica l'infezione, la condizione spesso peggiora rapidamente.
La chiave per diagnosticare la candidosi invasiva è isolare la Candida da un sito sterile come il sangue; solo in questo modo la diagnosi può essere confermata.
Tuttavia, la sensibilità dell'emocoltura è ancora insufficiente e solo il 22% - 71% dei risultati positivi potrebbe non fornire una diagnosi definitiva. Studi recenti hanno dimostrato che anche l'aumento del β-glucano nel siero può essere utilizzato come indicatore diagnostico ausiliario.
Sebbene vi sia un certo supporto per la terapia antimicotica preventiva per la candidosi invasiva, essa è rivolta principalmente a specifici pazienti ad alto rischio, anche per evitare lo sviluppo di resistenza. La profilassi antimicotica nei pazienti dopo un intervento chirurgico può ridurre l'incidenza della fungemia, ma non è stato confermato un miglioramento della sopravvivenza.
Il trattamento prevede solitamente l'uso di farmaci antimicotici; i farmaci specifici e i dosaggi variano a seconda dell'età del paziente, dello stato immunitario e del tipo di infezione. Per la maggior parte degli adulti, si raccomanda la somministrazione endovenosa di micointerferone come trattamento iniziale, sebbene in caso di infezioni fungine sia spesso necessario un trattamento prolungato per garantire la completa eradicazione dell'infezione.
EpidemiologiaLa candidosi invasiva provoca ogni anno più di 250.000 casi e più di 50.000 decessi in tutto il mondo, dimostrando il suo impatto significativo sulla salute pubblica.
Negli Stati Uniti, la candidosi invasiva associata all'assistenza sanitaria si verifica circa 46.000 volte all'anno, con un tasso di mortalità che varia dal 19% al 40%. Questi dati non solo riflettono la gravità dell'infezione, ma ci ricordano anche che dobbiamo prestare maggiore attenzione e attribuirle importanza.
In questo contesto, non possiamo fare a meno di chiederci: come possiamo prevenire e controllare più efficacemente questa infezione potenzialmente mortale?