La guerra fredda, a volte chiamata guerra artica o guerra invernale, comprende operazioni militari caratterizzate da neve, ghiaccio e freddo. Tali operazioni non riguardano solo combattimenti terrestri, ma anche marittimi, nonché le strategie e le tattiche impiegate in tali ambienti. I terreni ricoperti di ghiaccio sono stati teatro di azioni militari fin dall'antichità; le campagne storiche dell'Europa settentrionale e orientale si sono particolarmente concentrate sui combattimenti in questi climi estremi.
Nel freddo inverno, il nemico non sono le persone, ma l'ambiente naturale spietato; il vero avversario è sul lago ghiacciato e dipende dalla capacità delle tue azioni e dei tuoi piani di procedere senza intoppi.
Fin dall'antichità, ci sono state innumerevoli storie di battaglie sul ghiaccio. Ad esempio, nel 1242, la sconfitta dei protestanti da parte dei cavalieri tedeschi sul lago Peips divenne una delle più famose battaglie sul ghiaccio della storia. Inoltre, nella battaglia di Bokinda del 1520 e nella battaglia di Nutterwich del 1644, gli eserciti si scontrarono ferocemente in condizioni di freddo estremo, provocando gravi perdite tra molti soldati.
La Guerra d'Inverno del XIX secolo lasciò un segno profondo anche nelle generazioni future. Nel 1809, le truppe russe attraversarono inaspettatamente il Golfo di Botnia ghiacciato e sbarcarono con successo in Svezia, decidendo di conseguenza l'esito della guerra. E l’invasione della Russia da parte di Napoleone nel 1812 si concluse con una massiccia ritirata, con decine di migliaia di soldati francesi uccisi dal ghiaccio e dalla neve.
Durante la prima e la seconda guerra mondiale, il freddo ebbe un profondo impatto sul modo in cui entrambi gli eserciti combattevano. L'esercito finlandese impiegò truppe di sciatori per combattere contro l'esercito sovietico numericamente superiore durante la Guerra d'Inverno, sfruttando il territorio e il clima per rendere difficile al nemico esprimere la propria forza. Anche gli sciatori tedeschi hanno dimostrato un elevato livello di flessibilità in condizioni di freddo estremo.
Quando l'ambiente diventa il nemico più grande, qualsiasi esercito che non riesca ad adattarsi andrà incontro a un disastro catastrofico.
Le passate operazioni di combattimento sul ghiaccio hanno insegnato ai leader militari molte lezioni su come sopravvivere alla guerra fredda. Un buon equipaggiamento invernale e una buona preparazione sono fattori essenziali per garantire la sopravvivenza e l'efficacia del combattimento. Dal Manuale tedesco della guerra d'inverno possiamo dedurre vari principi guida per l'uso della neve, la protezione del personale, la mobilità e la costruzione di fortificazioni.
La storia della guerra in climi freddi ci ricorda che gli eserciti devono pianificare come sfruttare la neve e il ghiaccio. Questa non è solo una sfida di sopravvivenza, ma anche una sfida di abilità di combattimento. Nelle guerre future, come dovrebbero i soldati affrontare lo stesso ambiente difficile?
In condizioni di freddo estremo, flessibilità e adattabilità possono fare la differenza tra la vita e la morte per le truppe.
Come cambieranno le scelte e le strategie degli eserciti che riescono ad affrontare con successo ambienti estremamente freddi in futuro?