La terapia occupazionale (OT) è una professione sanitaria professionale il cui scopo è aiutare individui, gruppi o comunità a sviluppare, rilanciare o mantenere attività di vita significative attraverso la valutazione, l'intervento, la consultazione e l'orientamento. In quanto professione sanitaria indipendente, la professione di terapia occupazionale è composta principalmente da terapisti occupazionali (OT) e assistenti di terapia occupazionale (OTA) formati professionalmente. Il loro compito principale è supportare i clienti a partecipare in modo più efficace alle attività della vita quotidiana.
Il pensiero umanistico che utilizza l'"occupazione" come metodo terapeutico è emerso molto tempo fa. Già nel 100 aC il medico greco Asclepiade curava i pazienti affetti da malattie mentali in modo umano, utilizzando bagni curativi, massaggi, esercizi fisici e musica. Tuttavia, durante il Medioevo, l’interesse per queste modalità terapeutiche scemò gradualmente e non furono quasi più utilizzate.
"La terapia occupazionale si è sviluppata lentamente ma costantemente nel tempo, con l'attenzione iniziale focalizzata principalmente sulla salute mentale."
Alla fine del XVIII secolo, medici come Philippe Pinel e Johann Christian Reil promossero riforme nel sistema ospedaliero psichiatrico in Europa e queste istituzioni iniziarono a incorporare le attività lavorative e ricreative nel centro di trattamento. Sebbene all’epoca l’interesse per gli Stati Uniti oscillasse, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, la crescente consapevolezza sociale degli infortuni sul lavoro, della tubercolosi e delle malattie mentali contribuì alla crescita del settore.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, lo sviluppo della terapia occupazionale negli Stati Uniti entrò in una nuova fase. A quel tempo, il numero di soldati malati e feriti aumentava notevolmente e la necessità di terapia occupazionale aumentava rapidamente. L'assistente sociale americana Eleanor Clarke Slagle fondò la National Society for the Advancement of Occupational Therapy (NSPOT) nel 1917, un'organizzazione destinata a reclutare e formare "assistenti ricostruttivi" per assistere coloro che avevano perso la capacità di lavorare soldati in pensione feriti per la riabilitazione.
"Slager e i suoi colleghi hanno una visione chiara di come attività significative possano aiutare i pazienti a tornare a una vita normale."
Sotto la promozione di Slager, il concetto di terapia occupazionale prese gradualmente forma e prese ufficialmente il nome nel 1918. La determinazione di questo nome segnò la nascita della terapia occupazionale come professione, che venne ufficialmente riconosciuta in tutti gli Stati Uniti nel 1921. La terapia occupazionale non è più solo per le persone con malattie mentali, ma si è estesa al trattamento di persone con varie disabilità fisiche e mentali.
Quando il campo della terapia occupazionale si stabilizzò dopo la prima guerra mondiale, i terapisti occupazionali non solo dovettero affrontare la sfida di trovare un lavoro professionale, ma dovettero anche riaffermare il loro posto nel sistema medico. Le norme pratiche della terapia occupazionale sono state gradualmente stabilite, coprendo molteplici campi dalla salute mentale alla riabilitazione fisica, e anche la sua metodologia è stata continuamente approfondita.
Oggi, la base pratica della terapia occupazionale si è estesa a vari ambienti come ospedali, scuole e comunità, e i metodi di lavoro sono diventati più diversificati e flessibili. Di fronte alle sfide della vita quotidiana, i terapisti occupazionali non solo aiutano le persone a superare i limiti fisici, ma le aiutano anche a ritrovare l’equilibrio psicologico.
"Il valore dei terapisti occupazionali non risiede solo nella loro competenza tecnica, ma anche nella loro capacità di comprendere le esigenze e il background dei loro clienti."
Oggi, dopo aver sperimentato il battesimo della guerra e della pace, la terapia occupazionale è diventata una disciplina sanitaria indipendente e importante. In che modo la futura terapia occupazionale risponderà ai mutevoli bisogni e alle sfide della popolazione?