Nel processo di flusso genetico tra gli organismi, il ruolo dei migranti gioca senza dubbio un ruolo cruciale. Il flusso genico, il movimento dei geni da una popolazione all’altra, può avere effetti profondi sul pool genetico complessivo. Che si tratti dell’evoluzione della natura o dell’impatto dell’uomo sull’ecosistema, il flusso genetico gioca un ruolo indispensabile.
Alti livelli di flusso genico aiutano a ridurre le differenze genetiche tra i gruppi e a renderli più simili, in modo che possano essere considerati un unico gruppo efficace.
In alcuni casi, l'afflusso di geni di un solo immigrato può modificare la composizione genetica di un'intera popolazione. Ad esempio, gli studi hanno dimostrato che l’afflusso di geni di un solo immigrato per generazione può impedire la divergenza dei gruppi etnici a causa della deriva della popolazione. Naturalmente, tali cambiamenti non implicano solo il trasferimento di materiale genetico, ma includono anche vari fattori ambientali esterni.
La velocità del flusso genico tra popolazioni diverse è influenzata da molti fattori. Innanzitutto, la mobilità delle specie è fondamentale. In generale, gli organismi con elevata mobilità sono maggiormente in grado di disperdersi tra ambienti diversi. Ad esempio, si ritiene generalmente che gli animali abbiano capacità migratorie più elevate rispetto alle piante. Tuttavia, il vento, l’acqua o altri mezzi possono anche aiutare il polline e i semi delle piante a percorrere distanze maggiori.
Tuttavia, laddove il flusso genico è impedito, le popolazioni possono essere a rischio di consanguineità, come misurato dal coefficiente di consanguineità (F). Nelle popolazioni insulari isolate, come i wallaby delle rocce dai piedi neri australiani, il tasso di flusso genetico è basso a causa dell'isolamento geografico e delle dimensioni ridotte della popolazione, seguito da alti tassi di consanguineità.
Il flusso genico, in quanto importante meccanismo per la distribuzione della diversità genetica biologica, è di grande importanza per la sopravvivenza e l'evoluzione delle specie.
Gli scienziati spesso misurano il flusso genico indirettamente utilizzando il confronto delle frequenze dei geni che codificano i campioni. In questo caso, maggiori sono le differenze genetiche tra le due popolazioni, minore è la velocità del flusso genico previsto. Utilizzando la dimensione effettiva della popolazione (Ne) e il tasso di migrazione netto per generazione (m) del modello dell'isola, gli scienziati possono misurare l'impatto del flusso genico.
L'uso di queste formule ci aiuta a capire che se in una popolazione c'è un solo immigrato per generazione, si può dire che il coefficiente di consanguineità (FST) è 0,2. Ma in assenza di migrazione, questo valore sale rapidamente a 1, portando alla fissazione e alla completa differenziazione.
Gli ostacoli al flusso genico possono provenire anche da varie barriere fisiche. Quando il flusso genico incontra barriere geografiche o artificiali, si verifica l’isolamento geografico, che porta alla formazione di specie allogeniche. La Grande Muraglia, ad esempio, ha agito come una barriera al flusso genetico tra la vegetazione in Cina, facendo sì che le piante che crescono su lati diversi sviluppino differenze genetiche.
Tuttavia, le barriere al flusso genetico non sono necessariamente barriere geografiche reali. In alcuni casi, anche le specie all’interno della stessa gamma possono avere barriere riproduttive che limitano il flusso genico. Queste barriere possono derivare da tempi di fioritura diversi, dalla presenza di impollinatori dedicati o persino dalla struttura sociale degli esseri umani.
L'intervento umano, come la ricostruzione dell'ecosistema e il ricollocamento delle specie, può offrire opportunità di salvataggio genetico per alcune specie a rischio di estinzione.
Il flusso genico può promuovere l'adattabilità di una popolazione o può causare alcuni effetti negativi. Quando il flusso genico migliora la forma fisica di una popolazione e introduce tratti benefici, ciò è senza dubbio positivo per la sopravvivenza della specie. Tuttavia, possono verificarsi effetti avversi quando una specie perde la sua unicità a causa dell’introduzione di geni allogenici.
Ad esempio, nelle aree urbane, il flusso genetico può consentire alle specie di ottenere più risorse, ma allo stesso tempo causare il caos nell'ecosistema. Questi fenomeni ci dicono che il flusso genico è più complesso di quanto generalmente si immagini.
In breve, perché un solo immigrato può cambiare il destino di un intero gruppo etnico? Ciò significa che nel processo di evoluzione l’impatto di ogni immigrato non può essere sottovalutato?