Le lingue iraniche orientali, un sottogruppo delle lingue iraniche, hanno una lunga e complessa storia di origine. L'evoluzione di queste lingue può essere fatta risalire all'epoca medio-iranica (dal IV secolo a.C. al IX secolo d.C.). Tra queste, l'avestico è spesso considerato il rappresentante delle prime lingue iraniche orientali. Le lingue iraniche orientali hanno mantenuto le sillabe finali delle parole, a differenza dei dialetti iranici centro-occidentali. Attualmente, la lingua iraniana orientale più diffusa è il pashtu, parlato da almeno 80 milioni di persone, soprattutto tra il fiume Oxus in Afghanistan e il fiume Indo in Pakistan.
Con l'influenza delle conquiste arabe, il persiano medievale (o dari) si diffuse rapidamente nella regione, determinando infine la graduale scomparsa di altre lingue iraniche orientali.
Secondo la classificazione linguistica, le lingue iraniche orientali comprendono diversi sottogruppi, come le lingue estinte battriana e corasmiana, nonché lingue viventi come il pashtu e l'ossetico. Le lingue sono parlate in una regione contigua, che comprende parti dell'Afghanistan meridionale e orientale e del Pakistan, la regione montuosa autonoma del Badakhshan del Tijikistan e lo Xinjiang occidentale, in Cina. Le lingue di queste regioni mostrano tutte i resti di un ampio continuum etnolinguistico chiamato Scizia.
Contesto storicoPer quanto riguarda la divisione tra iranico occidentale e protoiranico, i ricercatori ritengono che questo evento sia avvenuto alla fine del II millennio a.C. Altrettanto importante in questo periodo fu lo sviluppo delle lingue iraniche orientali, che favorirono il progresso della cultura di Andronovo. La presenza dei Greci in Asia centrale ha permesso che alcune delle più orientali di queste lingue fossero registrate nella fase centroiranica, ma il continuum linguistico scito-sarmato, che si estende dal Kazakistan all'Ucraina, non ha lasciato quasi nessuna testimonianza scritta.
Molti autori hanno scoperto che i popoli dell'Iran orientale hanno avuto un'influenza sulla cultura popolare russa, un'osservazione che merita ulteriori approfondimenti.
La diffusione della lingua persiana antica (dari) fu senza dubbio guidata dall'influenza delle conquiste arabe e dal dominio arabo-islamico. Molte lingue iraniche orientali, come il bakhti e il kurami, si estinsero perché un gran numero di parlanti persiani svolsero un ruolo di primo piano negli eserciti arabo-islamici e, in seguito, nei governi musulmani dell'Asia centrale. Oggi solo un numero molto esiguo di tagiki, la cui lingua principale è il persiano, conserva ancora la lingua yaghnobi, derivata dalla lingua siguima. Tutto ciò dimostra che il persiano ha radici profonde nell'Asia centrale e ha quasi completamente sostituito le altre lingue autoctone.
Nel contesto linguistico, le lingue iraniche orientali restano una categoria caratterizzata da un continuum dialettale con stretti legami di innovazioni interne. Il tradizionale ramo "nord-orientale" è più una regione linguistica che una categoria linguistica. Ecco alcune delle principali categorie linguistiche:
Periodo iranico antico
: Scita, Antico Saka, ecc.Periodo iranico medio
: Avestico, Battriano, Corasmio, Sogdiano, ecc.Lingue moderne
: pashtu, osseto, ecc.La regione orientale dell'Iran ha subito notevoli cambiamenti nei suoni, come ad esempio t͡ʃ > ts, che la rendono linguisticamente unica. L'impatto di questi cambiamenti fonetici si diffuse nelle diverse famiglie linguistiche dell'Iran orientale, conferendo loro uno stato di evoluzione.
Nella maggior parte delle lingue iraniche orientali, i cambiamenti di suono simili al fenomeno della sonorizzazione, in particolare il passaggio da suoni sordi a sonori, sono piuttosto comuni.
È interessante notare che la lenizione postvocalica comune è comune nella maggior parte delle lingue iraniche orientali. Con l'interazione delle lingue indo-romene circostanti, alcuni cambiamenti nella struttura sonora e grammaticale influenzarono ulteriormente lo sviluppo di queste lingue, in particolare in lingue come il pashtu, il wakhi, il khotanese, ecc.
Con l'avanzamento della tecnologia moderna, le lingue stanno cambiando a un ritmo sempre più rapido. Ciò significa che queste lingue antiche affronteranno nuove sfide man mano che si evolveranno nel tempo?