Le cellule epiteliali timiche (TEC) svolgono un ruolo fondamentale nella complessa architettura del sistema immunitario. Queste cellule specializzate sono altamente eterogenee dal punto di vista anatomico, fenotipico e funzionale e si trovano nello strato esterno (epitelio) dello stroma timico. Essendo il principale organo linfoide, il timo è responsabile dello sviluppo e della maturazione delle cellule T. Le cellule TEC formano un microambiente unico con precursori delle cellule T (timociti) in varie fasi di sviluppo, essenziale per la generazione di linfociti T funzionalmente competenti e per l'autotolleranza. La disfunzione delle cellule TEC può portare a una serie di deficit immunitari e malattie autoimmuni.
La struttura evolutiva e la disposizione funzionale delle cellule TEC non solo determinano il normale funzionamento del sistema immunitario, ma influenzano anche la capacità di un individuo di resistere alle malattie.
La posizione anatomica definitiva del timo viene raggiunta entro la sesta settimana di vita del feto. Le cellule TEC derivano da cellule non emopoietiche e sono caratterizzate dall'espressione negativa di CD45 e dall'espressione positiva di EpCAM. In base al loro fenotipo e alla loro funzione, le TEC possono essere suddivise in due gruppi: cellule epiteliali timiche corticali (cTEC) e cellule epiteliali timiche midollari (mTEC). Le cTEC si trovano nella corteccia timica esterna, mentre le mTEC si trovano nella midollare timica interna. Entrambi sono coinvolti nel mantenimento della tolleranza centrale e periferica, con i cTEC che svolgono un ruolo chiave nella selezione positiva e i mTEC che eliminano i timociti autoreattivi attraverso la selezione negativa.
La maturazione di mTEC determina l'espressione di alti livelli di MHC II, CD80, del regolatore autoimmune Aire e di antigeni tessuto-specifici (TRA). Gli mTEC maturi entreranno in una fase di differenziazione terminale, un processo accompagnato dalla perdita di specifici fattori di maturazione e dall'espressione della cheratina.
La maturazione della cTEC è inoltre guidata dall'elevata espressione delle molecole MHC II ed è accompagnata dall'azione di molteplici proteasi. I marcatori di superficie delle cTEC includono Ly51 e CD205, e queste cellule sono considerate cellule progenitrici epiteliali della corteccia.
Lo sviluppo dei TEC inizia con la regolazione in fase iniziale attraverso fattori di trascrizione (come Hoxa3, Pax1/9, Eya1, ecc.), tra cui Foxn1 è un importante fattore di trascrizione in tutte le fasi e svolge un ruolo chiave nella differenziazione e funzione dei TEC. Tra i ben 400 geni correlati a Foxn1, molti sono essenziali per lo sviluppo delle cellule TEC.
I linfociti T doppio negativi (DN) subiscono proliferazione e differenziazione e si sviluppano in linfociti T allo stadio doppio positivo (DP). Durante questo processo, i loro recettori delle cellule T (TCR) vengono testati per riconoscere molecole proprie e non proprie. I timociti che interagiscono bene con le molecole MHC sono in grado di sopravvivere e di svilupparsi ulteriormente in cellule T CD4 o CD8 positive, a seconda del tipo di molecole MHC incontrate.
Durante la selezione negativa, i timociti eliminano le cellule T autoreattive che sono eccessivamente reattive agli autoantigeni. Durante questo processo, le mTEC forniscono una gamma di autopeptidi tra cui scegliere e mantengono l'autotolleranza.
La disfunzione delle cellule TEC è associata a diverse malattie immunitarie, tra cui le malattie autoimmuni e l'immunodeficienza. Le radici di questi disturbi sono generalmente riconducibili a difetti nella maturazione delle cellule TEC, che portano ad attacchi al sé. Ad esempio, la tiroidite autoimmune o l'artrite reumatoide sono causate dall'incapacità delle cellule TEC di eseguire efficacemente la selezione negativa.
Quando pensiamo al ruolo delle cellule TEC nel sistema immunitario, non possiamo fare a meno di chiederci: in che modo queste minuscole cellule possono influenzare la nostra salute e le nostre malattie?