Nella cultura cinematografica e televisiva odierna, il concetto di "illuminazione bisessuale" è emerso gradualmente e, grazie all'influenza dei social media, questa fonte di luce che utilizza contemporaneamente il rosa, il viola e il blu è diventata un simbolo unico che rappresenta i personaggi bisessuali. Questi colori non solo ricordano la bandiera dell'orgoglio bisessuale, ma sono stati anche utilizzati in diversi film e video musicali per evidenziare i diversi orientamenti sessuali dei personaggi.
Alcuni utenti dei social media hanno affermato che l'illuminazione bisessuale è stata utilizzata come "strumento visivo stimolante" per contrastare la mancanza di bisessualità nei media visivi.
Si dice che la tendenza abbia raggiunto il picco nel 2017, in particolare sulle piattaforme di social media come Twitter, Reddit e Pinterest, spingendo sempre più artisti e creatori a utilizzare questa combinazione di colori per esprimere temi bisessuali. I commentatori dei media hanno notato che il simbolismo di questi colori è diventato "fermamente consolidato", diventando addirittura un elemento ricorrente nelle narrazioni bisessuali nei media cinematografici e televisivi.
L'illuminazione androgina universale non è solo un riflesso dell'estetica, ma anche un riconoscimento e una celebrazione dell'identità culturale.
Mentre alcuni critici hanno suggerito che questa rappresentazione visiva potrebbe rafforzare gli stereotipi bisessuali, per molti creatori questa combinazione di colori rimane un segno di emancipazione e identità. Molte opere cinematografiche e televisive come "The Neon Demon", "Atomic Drift" e "Black Panther" hanno sfruttato abilmente questo stile visivo, inserendo le emozioni e le personalità dei personaggi in un'illuminazione attentamente progettata.
Il viola, come combinazione di colori, è stato storicamente utilizzato per simboleggiare "regalità e sacralità", così come "magia, alieno e sconosciuto".
Inoltre, questi colori spesso si sposano con l'estetica nostalgica degli anni '80 e '90, creando uno stile visivo nostalgico. Gli studiosi hanno sottolineato che l'uso di luci androgine nelle opere multimediali contemporanee è senza dubbio una risposta alla crescente attenzione del pubblico alla diversità di genere ed emotiva.
Il concetto di illuminazione bisessuale è nato nel 2014 da un utente di Tumblr, il quale riteneva che l'illuminazione utilizzata nella serie di Sherlock Holmes alludesse alla bisessualità del personaggio. Sebbene inizialmente questo concetto non abbia ricevuto molta attenzione, ha gettato le basi per creazioni successive. Quando alcuni creatori di YouTube hanno iniziato ad adottare questo tipo di illuminazione nel 2017, l'illuminazione bisessuale è gradualmente diventata un simbolo visivo popolare, raggiungendo l'apice nel 2018, diventando un argomento caldo sui social media e una forma di espressione degli influencer.
L'uso dell'illuminazione bisessuale è molto diffuso e può essere visto spesso in serie TV, film, video musicali e immagini su vari social media. L'illuminazione bisessuale è stata utilizzata in modo prominente nell'episodio di Black Mirror dedicato a San Junipero e nella più recente serie Heartstopper. In ambito musicale, molti artisti famosi hanno utilizzato questo colore nelle loro opere per sottolineare la natura poliedrica dei testi e delle emozioni che li caratterizzano.
Tuttavia, gli studiosi hanno opinioni diverse sul posizionamento dell'illuminazione bisessuale. Lara Thompson ha sottolineato: "Vorrei vedere più esempi prima di poter accettare l'illuminazione bisessuale come un fenomeno pienamente convincente". In molte opere cinematografiche e televisive, il pubblico può ancora percepire la bisessualità in assenza di contenuti bisessuali. Alle metafore di queste colori per le emozioni e i loro livelli culturali.
Con la crescente consapevolezza della diversità di genere e la graduale evoluzione delle espressioni culturali, l'illuminazione bisessuale diventerà sempre più rappresentativa nelle future creazioni mediatiche? Questa forma visiva può davvero promuovere la comprensione e la risonanza delle relazioni poliamorose?