Nel vasto universo, l'esistenza delle stelle fornisce un ambiente ideale per la formazione dei pianeti. Man mano che l'esplorazione dell'universo si approfondisce, gli scienziati hanno scoperto che quasi tutte le stelle sono accompagnate da pianeti. Secondo lo studio, in media quasi ogni stella ha almeno un pianeta. Le proprietà di questi pianeti e la loro relazione con le caratteristiche stellari rappresentano uno degli argomenti più importanti su cui gli astronomi stanno attualmente lavorando intensamente.
Per quanto riguarda la percentuale di stelle che possiedono pianeti, le ricerche attuali mostrano che il numero è probabilmente piuttosto sorprendente. Sebbene non sia possibile determinarne il numero esatto a causa delle limitazioni tecniche nel rilevamento di esopianeti distanti, gli studi hanno dimostrato che circa una stella su cinque simile al Sole ha un pianeta delle dimensioni della Terra nella zona abitabile.
"Le stelle che orbitano attorno ai pianeti sono la regola, non l'eccezione."
Gli scienziati rilevano i pianeti utilizzando il metodo della velocità radiale e il metodo del transito, che sono più sensibili ai pianeti di grandi dimensioni in orbite piccole. Per questo motivo, la maggior parte degli esopianeti che conosciamo oggi sono i cosiddetti "Giove caldi", cioè pianeti con grande massa e periodi orbitali brevi. Secondo un'indagine del 2005, circa l'1,2% delle stelle simili al Sole ospita pianeti Giove caldi, mentre circa il 3-4,5% delle stelle simili al Sole potrebbe ospitare pianeti giganti con masse equivalenti ad almeno 30 volte quelle della Terra.
La maggior parte degli esopianeti finora conosciuti orbitano attorno a stelle di sequenza principale simili al nostro Sole, principalmente appartenenti alle classi spettrali F, G e K. Sebbene alcune stelle di piccola massa, come le nane rosse, abbiano una minore probabilità di rilevare pianeti, il telescopio spaziale Kepler ha comunque scoperto molti pianeti attorno alle nane rosse.
"Quando stelle molto massicce formano pianeti, producono un effetto di fotoevaporazione, che inibisce la formazione di pianeti."
Inoltre, secondo la ricerca, circa un sesto delle stelle con una massa doppia rispetto a quella del sole ha uno o più pianeti delle dimensioni di Giove e, tra le nane rosse, circa una nana rossa su tre orbita attorno a loro. pianeti di dimensioni reali. Dalle osservazioni di Keplero sappiamo che la velocità con cui compaiono i pianeti aumenta man mano che una stella si raffredda e aumenta la sua massa.
La metallicità di una stella, cioè il contenuto di elementi pesanti, è strettamente correlata alla formazione dei pianeti. Lo studio dimostra che la probabilità che le stelle ad alta metallicità abbiano pianeti, in particolare pianeti giganti, è molto più alta di quella delle stelle a bassa metallicità. Ciò dimostra che la metallicità gioca un ruolo fondamentale nel processo di formazione dei pianeti.
"Gli asteroidi sono tre volte più comuni nelle stelle con metallicità più elevata rispetto alle stelle con metallicità più bassa."
Secondo uno studio del 2014, l'aumento della metallicità aumenterà il tasso di occorrenza di vari tipi di pianeti, in particolare la formazione di pianeti di grandi dimensioni trae vantaggio da un ambiente con un contenuto di metalli più elevato.
La molteplicità di una stella influenza anche la formazione dei pianeti. Secondo lo studio, la molteplicità delle nane rosse è di circa il 25%, mentre la molteplicità delle stelle simili al Sole è di circa il 45%. Ciò significa che durante la formazione dei pianeti, l'ambiente che circonda la stella avrà un impatto sulla stabilità del sistema planetario. Sono noti decine di pianeti che orbitano attorno a sistemi stellari binari, come 55 Cancri, il che potrebbe dimostrare che i pianeti possono formarsi non solo attorno a una singola stella, ma anche in sistemi multipli.
Gli ammassi stellari aperti sono importanti siti di formazione stellare, ma in questi ambienti sono stati trovati relativamente pochi pianeti. Alcuni studi hanno ipotizzato che ciò possa essere dovuto al fatto che l'ambiente degli ammassi stellari aperti ostacola la formazione di pianeti. Scoperte recenti hanno confermato che il tasso di esistenza dei pianeti negli ammassi stellari aperti è simile a quello delle stelle fuori dal campo. Due sistemi planetari sono stati scoperti nell'ammasso N 6811.
Grazie al progresso della tecnologia, in futuro saremo in grado di osservare e classificare gli esopianeti in modo più accurato e di acquisire una comprensione più approfondita del processo di formazione dei pianeti e della loro relazione con le stelle. Quando guardiamo il cielo notturno, restiamo meravigliati nel vedere quanti pianeti sconosciuti si nascondono tra quelle stelle solitarie?