In biologia cellulare, il termine fluido extracellulare (ECF) si riferisce a tutti i fluidi corporei situati all'esterno delle cellule di qualsiasi organismo multicellulare. Negli adulti sani, l'acqua corporea totale rappresenta circa il 50-60% del peso corporeo (intervallo 45-75%); le donne e le persone obese presentano solitamente un rapporto inferiore rispetto agli uomini magri. Il fluido extracellulare costituisce circa un terzo dei liquidi corporei, mentre i restanti due terzi sono costituiti da fluido intracellulare. Il componente principale del fluido extracellulare è il fluido interstiziale che circonda le cellule e, negli animali dotati di sistema circolatorio, parte di questo fluido è il plasma.
La composizione del fluido extracellulare è fondamentale per il normale funzionamento cellulare ed è mantenuta da una serie di meccanismi omeostatici.
Il fluido extracellulare è composto principalmente da fluido interstiziale e plasma, che insieme rappresentano almeno il 97% del fluido extracellulare, mentre il fluido linfatico ne rappresenta una piccola parte. Si può considerare che il fluido extracellulare sia costituito da due componenti: il plasma e la linfa, che vengono utilizzati per il trasporto, e il fluido interstiziale, che viene utilizzato per lo scambio di acqua e soluti con le cellule. Il fluido interstiziale è sostanzialmente analogo al plasma: i due hanno una composizione simile a causa del continuo scambio di acqua, ioni e piccoli soluti.
Il fluido interstiziale è il fluido tra i vasi sanguigni e le cellule. Contiene nutrienti provenienti dai capillari e trasporta prodotti di scarto prodotti dal metabolismo cellulare. La composizione di questo fluido dipende dallo scambio tra le cellule del tessuto biologico e il sangue, il che significa che la composizione del fluido interstiziale varia nei diversi tessuti e nelle diverse parti del corpo.
Il fluido di trasferimento è formato dalle attività di trasporto delle cellule ed è il componente più piccolo del fluido extracellulare. Questi fluidi sono contenuti negli spazi all'interno dell'epitelio, come il liquido cerebrospinale, l'umor acqueo negli occhi, il liquido periarticolare e l'endolinfa nell'orecchio interno, il liquido articolare, ecc. La composizione del fluido di trasferimento varia notevolmente a seconda della sua posizione.
Il fluido extracellulare fornisce un mezzo per lo scambio di sostanze, che può essere ottenuto attraverso la dissoluzione, la miscelazione e il trasporto.
Una delle funzioni principali del fluido extracellulare è quella di favorire lo scambio di ossigeno molecolare tra il sangue e le cellule dei tessuti. Poiché l'anidride carbonica è circa 20 volte più solubile in acqua rispetto all'ossigeno, può diffondersi più facilmente tra le cellule e il sangue. Tuttavia, l'ossigeno idrofobico ha una scarsa solubilità in acqua e preferisce legarsi alle strutture cristalline lipidiche.
L'ambiente interno del fluido extracellulare è stabilizzato attraverso il processo di omeostasi. Meccanismi omeostatici complessi agiscono per regolare e mantenere una composizione stabile del fluido extracellulare. Esistono differenze significative nelle concentrazioni di ioni sodio e potassio all'interno e all'esterno della membrana cellulare. Questa differenza crea la carica elettrica della membrana cellulare: la carica positiva si trova all'esterno della cellula e quella negativa all'interno.
Quando le cellule svolgono attività elettriche, il potenziale della membrana cellulare e il movimento degli ioni influenzano vari processi fisiologici.
Il plasma arterioso, il fluido interstiziale e la linfa interagiscono a livello microvascolare vascolare. La permeabilità dei capillari consente all'acqua di fluire dentro e fuori liberamente, rendendo possibile lo scambio di sostanze tra il fluido interstiziale e il plasma. All'estremità arteriosa dei capillari, la pressione sanguigna è più alta della pressione idrostatica nei tessuti, facendo sì che l'acqua penetri nel fluido interstiziale.
I principali cationi nel fluido extracellulare includono sodio e potassio, mentre i principali anioni includono cloruro e bicarbonato. Le variazioni nella concentrazione di questi ioni influenzano direttamente la funzione delle cellule, in particolare nei nervi e nei muscoli, e sono cruciali per le proprietà elettrofisiologiche di queste cellule.
In sintesi, il fluido extracellulare è la pietra angolare della sopravvivenza degli organismi multicellulari. Non solo fornisce l'ambiente di cui le cellule hanno bisogno, ma mantiene anche il necessario trasporto di sostanze tra i sistemi del corpo. Sia scambiando ossigeno sia regolando la concentrazione dei nutrienti, il fluido extracellulare contribuisce alla salute dell'organismo a tutti i livelli. Considerata l'importanza del fluido extracellulare, non possiamo fare a meno di chiederci: possiamo comprendere e prenderci cura adeguatamente di questo elemento fondamentale che sostiene la vita?