Nell'attuale era digitale, sempre più persone scelgono di comunicare tramite Internet, che sembra renderci più a nostro agio rispetto alla comunicazione faccia a faccia. Ciò si basa sulla prospettiva della teoria dell'elaborazione delle informazioni sociali (SIP), che spiega come gli individui percepiscono la relazione tra loro e gli altri in un ambiente online e le dinamiche psicologiche e sociali alla base di questo modo di comunicare.
La teoria dell'elaborazione delle informazioni sociali sottolinea che attraverso la costruzione di reti sociali costituite dai media tecnologici, le informazioni ricevute dagli individui durante la comunicazione influenzeranno i loro atteggiamenti e comportamenti.
La teoria SIP è stata proposta per la prima volta da Salancik e Pfeffer nel 1978 e studia principalmente il modo in cui gli individui prendono decisioni e formano atteggiamenti nelle situazioni sociali. Con l'avvento di Internet negli anni Novanta, Joseph Walther esplorò approfonditamente le caratteristiche dell'interazione online, chiedendosi se la comunicazione online potesse raggiungere lo stesso equilibrio relazionale della comunicazione faccia a faccia.
Walther ha ipotizzato che, nonostante la mancanza di segnali non verbali nella comunicazione online, se si accumulano tempo e informazioni sufficienti, l'intimità di questo metodo di comunicazione è paragonabile alla comunicazione faccia a faccia, o addirittura migliore.
Nell'ambito del SIP, Walther ha criticato le precedenti opinioni sulla mancanza di segnali non verbali, note come "teorie dei segnali filtro", secondo cui la comunicazione online avrebbe limitato le impressioni che gli individui si formano tra loro. Walther sfida questa visione tradizionale, sottolineando che, sebbene la comunicazione online possa sembrare fredda, può anche essere calorosa e intima.
Walther ritiene che la mancanza di comunicazione online non sia un ostacolo fatale alla costruzione di relazioni. Finché le interazioni sono frequenti e sufficientemente ricche, le relazioni online possono comunque trasformarsi in connessioni intime.
Nelle interazioni online, il modo in cui ci si presenta ha un impatto enorme sullo sviluppo delle relazioni. La teoria dell'auto-incoerenza di Higgins punta a tre concetti di sé: "sé reale", "sé ideale" e "sé che dovrebbe", mentre la ricerca di Walther ha scoperto che nella prima interazione online, il "sé reale" dell'individuo sarà più evidente. consente alle persone di provare un maggiore senso di vicinanza quando si incontrano online.
Secondo la teoria SIP, ci sono tre ipotesi di base che influenzano le caratteristiche della comunicazione online:
Queste ipotesi evidenziano come gli ambienti digitali offrano alle persone l'opportunità di sviluppare ulteriormente le proprie relazioni sociali, anche in assenza di interazioni faccia a faccia.
Walther introduce inoltre la "prospettiva dell'eccessiva intimità", sostenendo che le relazioni online possono essere più intime delle interazioni faccia a faccia sotto molti aspetti. Da questa prospettiva, ha esplorato il modo in cui i quattro elementi dell'informazione: mittente, destinatario, canale di comunicazione e feedback si influenzano a vicenda.
Questo processo di sintesi dinamica consente interazioni online volte a creare gradualmente collaborazione e comprensione. Le scelte che gli utenti fanno su come presentarsi, insieme ad altri segnali che utilizzano, contribuiranno a modellare il loro profilo social, rendendolo più desiderabile e attraente.
Walther condusse una serie di esperimenti per esaminare gli effetti dei diversi media sulle relazioni sociali. Le sue ricerche dimostrano che l'uso dei media informatici non solo produce effetti emotivi simili, ma in alcuni casi migliora addirittura la qualità dell'adattamento delle informazioni perché consente di dedicare più tempo alla riflessione.
Il passare del tempo consente alla comunicazione online di trasformarsi in una relazione stretta e, anche se il processo è lungo, alla fine può portare a buoni risultati.
Nel mondo odierno, dominato dalla tecnologia, la comunicazione online è gradualmente diventata parte della vita delle persone. Nel tempo, questo tipo di interazione basata sullo schermo potrà davvero sostituire le connessioni dirette tra le persone?