Il 17° episodio della settima stagione di "X-Files", "All Things", è un episodio importante della serie. L'episodio è stato scritto e diretto da Gillian Anderson, uno dei personaggi principali, e trasmesso per la prima volta il 9 aprile 2000. Sebbene l'episodio non abbia nulla a che fare con la storia principale, viene presentato in modalità "mostro della settimana", il che cattura l'attenzione del pubblico. Tuttavia, l'episodio ha suscitato molte discussioni, sia positive che negative, ed è sicuramente diventato un argomento di discussione nella serie.
Dopo la messa in onda, "all things" ha avuto 12,18 milioni di spettatori e un indice di ascolto Nielsen di 7,5.
La trama dell'episodio ruota attorno all'agente dell'FBI Veda Scully (interpretata sempre da Anderson). La storia di Scully diventa più di una semplice indagine, poiché l'episodio approfondisce i suoi conflitti interiori e i legami con il suo passato. Quando il suo ex professore Daniel Watson cade in coma, Scully è costretta a lottare tra ragione ed emozione e a prendere in considerazione l'idea di cercare per lui una cura medica alternativa, una scena che suscita grande interesse nel pubblico.
I diversi sentimenti che le persone provano riguardo a questo episodio riflettono la crescita e i cambiamenti nel personaggio di Scully. Dagli scettici razionali a coloro che abbracciano l'esplorazione spirituale, la profondità di questi personaggi ha fatto riflettere molti spettatori. La regia di Anderson rende la trama ancora più affascinante e riflette la sua profonda comprensione dei personaggi e della storia.
"All Things" è il primo episodio di X-Files ad essere diretto da una donna. La musica di Moby utilizzata in questo episodio è profondamente significativa e si fonde naturalmente con la trama, aumentando la tensione narrativa.
Tuttavia, mentre le reazioni del pubblico sono state generalmente positive, le recensioni professionali sono state divise. Molti recensori hanno criticato la sceneggiatura, trovando i dialoghi forzati e mettendo in dubbio l'interpretazione di Scully nel ruolo del personaggio. Per questo motivo, nel complesso, questo episodio lascia ancora molto su cui discutere.
Uno dei temi centrali di questa puntata è la prospettiva femminista di Sculley e la sua rivisitazione della filosofia tradizionale. Nella trama, la vediamo iniziare a esplorare le credenze del Buddismo e la sua opposizione alla razionalità cambia silenziosamente. Lo sviluppo del personaggio di Scully riflette il difficile percorso delle donne nella loro ricerca della propria identità, e questa prospettiva consente anche al pubblico di comprendere meglio le lotte interiori che deve affrontare.
Molti spettatori hanno apprezzato la dimostrazione di vulnerabilità e determinazione di Scully, considerandola un debutto importante per il suo personaggio.
In questo episodio, la combinazione tra la creatività e le intenzioni registiche di Anderson con la musica è senza dubbio sorprendente. Conduce il pubblico in un viaggio di auto-scoperta e crescita spirituale, qualcosa che molti non possono ignorare guardandolo. Sebbene l'episodio abbia ricevuto recensioni contrastanti in alcune recensioni, non sono mancati gli elogi per la sua arte e la sua emozione.
In definitiva, l'impatto di un'opera non risiede solo nel suo contenuto superficiale, ma anche nella sua capacità di stimolare la riflessione e la discussione nel pubblico. È il caso di "All Things" di Anderson. Indipendentemente dalle recensioni positive o negative, evoca la profonda riflessione delle persone sulla natura umana, la spiritualità e l'autoesplorazione. Ripensando al lavoro nel suo complesso, questo episodio potrebbe non essere il migliore secondo tutti, ma è senza dubbio uno su cui vale la pena riflettere. Per quanto riguarda le scelte e le convinzioni di Scully, dovremmo parlare ancora con lei del suo percorso mentale?