L Endocrinologo | 2019

Un caso di tiroidite di Hashimoto con caratteristiche cliniche, ecografiche e citologiche simulanti un linfoma primitivo tiroideo

 
 
 
 

Abstract


Le alterazioni che si riscontrano nella tiroidite di Hashimoto (TH) sono causate dall’infiltrato linfo-plasmacellulare, distruzione follicolare e presenza di noduli iperplastici. All’ecografia, l’alterazione tipica della TH è la diffusa riduzione dell’ecogenicità che talora si manifesta con la presenza di aree ipoecogene confluenti che possono conferire un falso aspetto nodulare (pseudonoduli) [1]. Una ragazza di 19 anni affetta da TH da circa 2 anni (in eutiroidismo e assenza di noduli), si rivolgeva a noi per l’improvvisa comparsa di una voluminosa tumefazione cervicale con lieve dolore e senso di compressione. La funzionalità tiroidea documentava TSH basso (0,1 mU/L) e l’ecografia rilevava nel lobo destro un voluminoso nodulo solido ipoecogeno, con limiti netti, di 34×25 mm di diametro (Fig. 1a) e privo di vascolarizzazione (Fig. 1b). La scintigrafia tiroidea evidenziava un’area di ipofissazione a destra (Fig. 1c). All’esame citologico erano presenti numerosi elementi linfoidi con marcati polimorfismi nucleari, in assenza di cellule follicolari tiroidee, sospetti per un processo linfoproliferativo (Fig. 1d). La TAC con m.d.c. (preceduta da profilassi corticosteroidea) confermava il sospetto diagnostico. Dopo 1 settimana dalla TAC, l’ecografia dimostrava riduzione del nodulo tiroideo a 21 × 15 mm di diametro (Fig. 2a). Due mesi dopo ripeteva l’esame citologico in un altro centro che documentava numerosi elementi linfomonocitari

Volume 20
Pages 106-107
DOI 10.1007/s40619-019-00532-1
Language English
Journal L Endocrinologo

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