Italian Studies | 2019

‘Fortuna ogni ora più diversa’: The Reception of Boiardo’s Inamoramento de Orlando and Pulci’s Morgante

 

Abstract


IlMorgante di Luigi Pulci e l’Inamoramento de Orlando diMatteoMaria Boiardo esercitarono fin dalle prime apparizioni a stampa un influsso determinante nella letteratura italiana ed europea. Com’è noto, essi costituirono la premessa imprescindibile, da un lato, per la fusione tra il filone romanzesco arturiano e quello carolingio all’insegna di una raffinata compenetrazione delle ‘armi’ e degli ‘amori’, dall’altro, per la definizione di una tipologia serio-ludica del poema narrativo che, variamente declinata, larga fortuna avrebbe avuto in seguito (basti pensare al Baldus folenghiano). Questo numero monografico si propone di contribuire alla riflessione sulla fortuna del Morgante e dell’Inamoramento e al contempo di verificare, attraverso due casi esemplari, l’efficacia metodologica dello studio delle diverse modalità di ricezione dei classici italiani. I due poemi, infatti, offrono esempi molteplici della rilevanza degli studi dedicati alla fortuna, e talvolta anche alla sfortuna, dei testi letterari e delle preziose acquisizioni derivanti dall’indagine sulle loro ‘letture’ e transcodificazioni. L’analisi della fortuna appartata, ma insieme vivace e composita, che caratterizza le due opere consente infatti di comprendere più a fondo sia le linee di sviluppo del poema narrativo fra Cinque e Seicento, sia scelte critiche ed estetiche più generali che si riverberano sulla storia letteraria italiana ben oltre la prima età moderna. D’altra parte, lo studio della ricezione dei due poemi permette di illuminare retrospettivamente le differenti opzioni poetiche realizzate da Pulci e Boiardo, come ad esempio il modo in cui i due poeti seppero confrontarsi con la tradizione canterina (in particolare quella testimoniata dalla Spagna in rima), ma anche di uscire dai ristretti limiti del poema narrativo per scoprire l’eredità del poeta fiorentino e del conte di Scandiano rinvenibile ben al di là di un preciso genere letterario. Il volume monografico si propone di ricostruire la fortuna del Morgante e dell’Inamoramento de Orlando attraverso otto saggi volti ad approfondire i momenti salienti della loro ricezione in un arco cronologico che si estende – senza, naturalmente, pretese di esaustività – dalla fine del Quattrocento sino al Novecento. Benché entrambi i poemi siano stati offuscati precocemente dal successo editoriale dell’Orlando furioso e dalla sua progressiva canonizzazione come ‘classico’ volgare, nonché, a partire da fine Cinquecento, dal dualismoAriosto-Tasso, e benché siano stati ambedue gravati, in variomodo, dalla pregiudiziale di un marcato disallineamento rispetto a questioni e sensibilità linguistiche affermatesi successivamente, il Morgante e l’Inamoramento de Orlando esercitarono fin dagli ultimi lustri del Quattrocento un vero e proprio influsso fondativo, che si estese nel tempo – con intervalli e lacune non trascurabili – fino a coinvolgere e condizionare le scelte stilistiche e poetiche di artisti del primo Novecento (e non solo). I due poemi presentano, com’è noto, differenze rilevanti, quantomeno per ciò che riguarda la selezione e la commistione delle fonti, le tecniche narrative, la dialettica fra serietà e distacco nel trattamento del materiale poetico, la preminenza di determinati temi, la risposta alle attese dei rispettivi milieux politico-culturali (Firenze e Ferrara), l’autorappresentazione delle rispettive figure autoriali. Tuttavia, proprio la difformità e varietà dei due esiti permette, attraverso

Volume 74
Pages 113 - 117
DOI 10.1080/00751634.2019.1587216
Language English
Journal Italian Studies

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