Between | 2019

The absence of the narrator as a reality revealing device in Adelchi Battista’s novel The silent voice of Io sono la guerra

 

Abstract


Il rapporto fra realta e\xa0 fiction , ossia fra\xa0 « realta, verita e linguaggio » (Benvenuti 2009: 133), impegna il dibattito critico ormai da decenni in un confronto interdisciplinare ancora molto vivo. Situandosi all’interno di questo dibattito, il presente contributo si propone di concentrare l’analisi su\xa0 Io sono la guerra , romanzo storico (o neostorico o dopostorico) scritto nel 2012 da Adelchi Battista, muovendosi su due piani diversi ma interconnessi. Da un lato, l’analisi si soffermera sulle strategie stilistiche e formali messe in atto dall’autore, scelto come campione della tendenza al racconto di ‘storie vere’ che gia da qualche anno si dimostra punto di incontro privilegiato fra gli sforzi dell’industria editoriale e i gusti del grande pubblico. Dall’altro, si tentera di concentrare l’analisi sui problemi legati alla ricezione di testi come Io sono la guerra , fondati e animati da una potente vena antiromanzesca funzionale a convincere il lettore di avere fra le mani resoconti fattuali attendibili degli eventi che raccontano. In questo contesto, si tentera di muoversi a partire da difficili quesiti come, ad esempio: di che natura e il rapporto che si instaura fra il testo, per come e costruito e pubblicizzato, e il modo in cui il lettore costruisce la sua realta?

Volume 9
Pages None
DOI 10.13125/2039-6597/3759
Language English
Journal Between

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