Philomusica on-line | 2019

Claudio Monteverdi cittadino mantovano. Tirsi e Clori, le feste del 1615 e il «novo ordine generale»

 

Abstract


Claudio Monteverdi ebbe una carriera di successo. Ventitreenne entro nei ruoli della corte di Mantova dove opero per ventidue anni. Acquisi la cittadinanza mantovana (1602), che implicava diritti e doveri. Ottenne precocemente un vitalizio (1609) commutabile, almeno nelle disposizioni iniziali, in rendita trasmissibile agli eredi. Anche dopo il licenziamento fu in relazione con i Gonzaga soprattutto per ragioni economiche. Il contributo mostra come, a partire dal periodo in cui Tirsi e Clori (1615) fu concepito, la riscossione semestrale della pensione abbia attraversato fasi alterne. Prendendo in considerazione un evento sin qui non notato, la narrazione delle vicende che condussero alla composizione e alla prima esecuzione del balletto viene integrata e parzialmente modificata. Infine, la questione della pensione, riesaminata sul lungo periodo dimostra come la problematicita della sua riscossione sia stata meno monolitica di quanto sin qui si credesse.

Volume 17
Pages None
DOI 10.13132/1826-9001/17.1979
Language English
Journal Philomusica on-line

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