Nessuno poteva aprire il libro...

Abstract

The initiative to offer one Festschrift to Silvano M. Danieli for his seventieth birthday pays tribute to a man and a professional whose work has left a deep mark on human relations and on the world of libraries. Silvano, librarian at the Pontifical Theological Faculty Marianum and Prior of the Studio Marianum community in Rome since 2014, has indeed played a strategic role in the development of URBE, the association unifying the libraries of Rome’s pontifical universities in a single network of services. The qualified list of Italian and European participants to the work is proof of the breadth of appreciation he earned in his thirty years of activity as librarian and curator of the Bibliography of the Servite Order and of the Marian Bibliography. Aelredo of Rievaulx (1109-1167), one of the leading figures of the Anglo-Saxon Cistercian monasticism, expresses the meaning of this gift with the following words: «A man, by virtue of the friendship he has towards another man, becomes a friend of God, according to what the Lord says in the Gospel: I no longer call you servants, but friends»(De spirituali amicitia, II, 14).L’iniziativa di offrire una Festschrift a fr. Silvano M. Danieli per il suo settantesimo compleanno rende omaggio a un uomo, a un professionista che con la sua attivita ha lasciato un segno profondo nelle relazioni umane e nel mondo delle biblioteche. Fr. Silvano, bibliotecario della Pontificia Facolta teologica “Marianum” e dal 2014 priore della comunita di Studio Marianum di Roma, ha, infatti, svolto un ruolo strategico nello sviluppo di URBE, l’associazione che riunisce le biblioteche dei pontifici atenei romani in un’unica rete di servizi. Il qualificato elenco dei partecipanti, italiani ed europei, testimonia l’ampiezza dei gradimenti ottenuti nei suoi trent’anni d’attivita bibliotecaria e di curatore della Bibliografia dell’Ordine dei Servi e della Bibliografia mariana. Le parole di Aelredo di Rievaulx (1109-1167), la figura di maggior spicco del monachesimo cistercense anglosassone, esprimono il senso del dono: «Un uomo, in virtu dell’amicizia che ha verso un altro uomo, diventa amico di Dio, secondo quanto dice il Signore nel Vangelo: Non vi chiamo piu servi, ma amici miei» (De spirituali amicitia, II, 14).