Il grasso, o grasso corporeo, è costituito da tessuto connettivo lasso pieno di adipociti. Oltre agli adipociti, il tessuto adiposo contiene anche tessuto vascolare ad albero, tra cui preadipociti, fibroblasti, cellule endoteliali vascolari e una varietà di cellule immunitarie. La funzione principale del grasso è quella di immagazzinare energia sotto forma di lipidi, ma funge anche da ammortizzatore e isolamento per il corpo.
In passato, il tessuto adiposo era considerato inattivo a livello endocrino, ma studi recenti hanno riconosciuto che in realtà è un importante organo endocrino. Il tessuto adiposo secerne una varietà di ormoni, come la leptina, gli estrogeni e le citochine infiammatorie, che sono strettamente correlati allo sviluppo della sindrome metabolica. La sindrome metabolica è un gruppo di malattie che comprende il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e l'aterosclerosi.
In caso di obesità, il tessuto adiposo rilascia continuamente marcatori pro-infiammatori, noti come adipochine, che sono strettamente correlati alla salute dell'organismo.
La composizione del tessuto adiposo è generata dai preadipociti ed è controllata in parte dai geni adipogenici. I due tipi principali sono il tessuto adiposo bianco (WAT) e il tessuto adiposo bruno (BAT). La funzione principale del WAT è quella di immagazzinare energia, mentre il BAT è responsabile della generazione di calore. Questo perché proteine specifiche nel processo di fosforilazione ossidativa nel BAT gli consentono di generare calore.
Il tessuto adiposo umano esiste in molte forme, tra cui il grasso sottocutaneo, il grasso viscerale e il grasso del midollo osseo. Questi diversi tipi di grassi hanno funzioni fisiologiche e metaboliche diverse. Il grasso sottocutaneo è solitamente localizzato sotto la pelle e fornisce un migliore isolamento per il corpo, mentre il grasso viscerale è distribuito attorno agli organi interni. Un eccesso di grasso viscerale è considerato un rischio importante per la salute.
L'accumulo eccessivo di grasso viscerale è strettamente associato al diabete di tipo 2, all'infiammazione e ad altre malattie legate all'obesità.
Gli studi hanno dimostrato che l'obesità addominale, ovvero l'aumento del grasso viscerale, è associato a un rischio maggiore di diversi problemi di salute. A questo proposito, uomini e donne presentano modelli diversi di accumulo di grasso. Le donne tendono ad accumulare grasso su fianchi, cosce e glutei, mentre gli uomini tendono ad accumularlo sull'addome. Questa distribuzione regionale del grasso non influisce solo sul peso corporeo, ma ha anche effetti significativi sulla salute metabolica.
Ad esempio, gli estrogeni influenzano la distribuzione del grasso. Quando le donne entrano in menopausa e i livelli di estrogeni diminuiscono, il grasso tende a spostarsi dai fianchi e dalle gambe alla vita. La maggiore quantità di grasso viscerale può aumentare la sindrome metabolica. rischio.
Sebbene l'accumulo di grasso possa sembrare inevitabile, è possibile gestirlo efficacemente attraverso un regolare esercizio fisico e una dieta equilibrata. Le ricerche dimostrano che fare almeno 10 ore di esercizio aerobico a settimana può aiutare a ridurre il grasso viscerale, mentre l'allenamento di resistenza e il controllo delle calorie possono aiutare a ridurre l'accumulo di grasso.
L'esercizio fisico ad alta intensità è il migliore, perché non solo favorisce la combustione del grasso corporeo, ma agisce anche efficacemente sulla riduzione del grasso viscerale. Per quanto riguarda l'assunzione di cibo, anche seguire una dieta ipocalorica e aumentare l'assunzione di proteine può aiutare a favorire la riduzione del grasso viscerale.
ConclusioneIl grasso non è solo un indicatore del peso corporeo, ma svolge anche un ruolo importante in molti processi fisiologici dell'organismo, in particolare nello sviluppo della sindrome metabolica. Man mano che approfondiamo la nostra conoscenza del tessuto adiposo, le future misure di gestione della salute saranno più mirate ed efficaci. Quindi, quanto ne sai del complesso ruolo che il grasso svolge nelle nostre vite?