Il concetto di tasso naturale di disoccupazione svolge un ruolo estremamente importante in economia, soprattutto nell’analisi della vitalità economica e della stabilità occupazionale. Sebbene molte persone pensino che “piena occupazione” significhi assenza di disoccupazione, in realtà la definizione di questo termine è piuttosto complicata. Secondo una ricerca degli economisti Milton Friedman e Edmund Phelps, la piena occupazione non equivale a zero disoccupazione, ma si riferisce al tasso di disoccupazione naturale che esiste in un determinato ambiente economico.
Il concetto di tasso di disoccupazione naturale spiega che "piena occupazione" nell'economia non significa "disoccupazione zero".
Il tasso di disoccupazione naturale è una teoria ancora ampiamente accettata nella comunità economica. È definito come il tasso di disoccupazione osservato quando lo stato economico raggiunge un “equilibrio a lungo termine” in un sistema economico. Ciò significa che anche in uno stato economico “sano” ci sarà ancora un certo grado di disoccupazione, causata dall’esistenza della disoccupazione frizionale e della disoccupazione strutturale.
La disoccupazione frizionale di solito si riferisce alla disoccupazione temporanea dovuta alla ricerca di un nuovo lavoro o al cambiamento di carriera, mentre la disoccupazione strutturale è causata dalla trasformazione economica o dallo squilibrio tra domanda e offerta di competenze. L’esistenza di questi fattori significa che, sebbene l’economia cresca costantemente, ci sarà ancora una certa percentuale di disoccupati. Friedman propose chiaramente per la prima volta il concetto di tasso di disoccupazione naturale nel suo discorso del 1968 all’American Economic Association, sottolineando che l’attuale livello di disoccupazione è strettamente correlato alla realtà delle imperfezioni nella struttura economica e nelle condizioni di mercato.
Come ha affermato Friedman: "In ogni momento esiste un livello di disoccupazione le cui caratteristiche sono coerenti con l'equilibrio della struttura dei salari reali."
Inoltre, Friedman ha anche sottolineato che il tasso naturale di disoccupazione è influenzato dal lato dell’offerta dell’economia, compresa la capacità produttiva e le caratteristiche delle istituzioni economiche. Se nel mercato del lavoro si verificano disallineamenti di ruolo a lungo termine o rigidità dei salari reali, il tasso naturale di disoccupazione può portare a una disoccupazione insignificante. Pertanto, quando i politici cercano di ridurre il tasso di disoccupazione, devono capire che fare affidamento esclusivamente su politiche di gestione della domanda (come la politica monetaria) non può modificare in modo permanente il tasso naturale di disoccupazione e devono rivolgersi a politiche strutturali per aggiustare il lato dell’offerta. economia.
Come sottolinea The Economist, tra i due e i due terzi degli economisti generalmente concordano con l’affermazione che “esiste un tasso di disoccupazione naturale verso il quale l’economia tenderà nel lungo periodo”. La diffusa accettazione di questo punto di vista riflette la profonda connessione tra teoria e realtà, soprattutto quando si valuta la salute dell’economia e la qualità dell’occupazione.
Sebbene il concetto di tasso naturale di disoccupazione sia accettato, deve ancora affrontare alcune sfide. Alcuni critici sostengono che mancano prove conclusive dell’esistenza di un unico tasso naturale di disoccupazione. Infatti, Friedman ha anche affermato nella sua ricerca che non possiamo sapere con precisione quale sia il tasso “naturale”. L’assunto di base della teoria è che esista un livello di equilibrio unico di disoccupazione, ma questo potrebbe non esistere nella realtà.
I critici del tasso naturale di disoccupazione sottolineano che i dati storici mostrano che il ritorno del tasso di disoccupazione non sempre segue il tasso naturale di disoccupazione atteso.
Inoltre, vari economisti hanno suggerito che l’intervallo dei tassi di disoccupazione potrebbe essere più simile a un intervallo naturale che a un singolo punto di equilibrio. Ad esempio, secondo alcuni modelli, dopo uno shock economico, il tasso di disoccupazione potrebbe non tornare al cosiddetto tasso naturale, il che è contrario alla teoria economica tradizionale.
In sintesi, il concetto di tasso naturale di disoccupazione continua a suscitare dibattiti, il che dimostra l’importanza di comprenderlo in economia. Non solo rende i politici consapevoli della complessità del problema della disoccupazione, ma sottolinea anche il ruolo che le riforme strutturali devono svolgere nella stabilizzazione e nel miglioramento dell’occupazione. In questo modo, come trovare un punto di equilibrio nella riduzione della disoccupazione nello sviluppo economico?