La cozza mediterranea (Mytilus galloprovincialis) è un bivalve marino appartenente alla famiglia Mytilidae. Non solo è considerata una specie invasiva in molte regioni del mondo, ma è anche diventata un bersaglio popolare per l’acquacoltura. Il ruolo di questa cozza blu-viola nell'ecosistema e il suo ambiente fisiologico unico hanno attirato grande attenzione da parte di biologi e acquacoltori.
Il Mytilus galloprovincialis è una delle tre specie principali e strettamente imparentate appartenenti al complesso del mitilo blu Mytilus edulis. Queste specie sono diffuse lungo le coste da temperate a subartiche sia nell'emisfero settentrionale che in quello meridionale, essendo spesso le specie dominanti negli habitat intercotidali e vicini alla costa. M. galloprovincialis è considerato il più tollerante dei tre all'acqua calda e ha l'areale più meridionale in Europa e Nord America.
In Europa, le cozze mediterranee si trovano principalmente nel Mediterraneo e nel Mar Nero, nonché sulla costa atlantica dal Portogallo alla Francia, alle Isole britanniche e alla Norvegia. Nel Pacifico settentrionale, questa cozza si trova lungo la costa della California e si ritiene che sia stata introdotta attraverso l'attività umana all'inizio del XX secolo. Inoltre, questa cozza esiste anche come specie invasiva nelle aree costiere dell'Asia, come il Giappone (comprese le isole Ryukyu), la Corea del Nord e la regione russa di Vladivostok. Una tale distribuzione gli consente di svolgere diversi ruoli negli ecosistemi globali.
Le cozze mediterranee possono crescere fino a 140 mm di lunghezza. Ha un guscio liscio ed è leggermente più largo della cozza nera (Choromytilus meridionalis) ed è spesso confuso con il suo aspetto in Sud Africa. Il colore della conchiglia è prevalentemente blu-viola o nero e può gradualmente virare al marrone chiaro.
La cozza mediterranea è un organismo filtratore, il che gli consente di svolgere un ruolo importante nell'ecosistema. Sono spesso considerati indicatori biologici degli ecosistemi. Il sistema immunitario dei bivalvi viene spesso utilizzato come punto di riferimento per valutare la salute della specie e dell'ambiente circostante. Attraverso l'analisi, si è scoperto che variabili ambientali come l'acidificazione dell'acqua, l'aumento della temperatura e i cambiamenti nella salinità dell'acqua di mare influenzano il sistema immunitario del M. galloprovincialis.
Queste caratteristiche caratterizzano il cambiamento climatico globale e i bivalvi sono considerati predittori della futura salute del clima.
Inoltre, molteplici stress ambientali, come la bassa salinità e lo shock termico, possono influenzare significativamente il tasso metabolico, l'attività degli enzimi antiossidanti e il tasso di alimentazione di M. galloprovincialis, indicando che sotto stress ambientali composti, queste cozze possono diventare energia limitato.
Nel mare di Novigrad e Novsko Ždrilo in Croazia, il M. galloprovincialis viene coltivato dalla gente locale e diventa parte della cucina croata, ottenendo la denominazione di origine protetta dall'Unione Europea. Nonostante il basso livello trofico del Mare Adriatico, l'ambiente marino di Cittanova ne fa un luogo ideale per l'acquacoltura.
Il guscio delle cozze di Novigrad è a forma di ventaglio, triangolare o oblungo, con il guscio esterno nero-blu e all'interno un colore perlato chiaro, ed è famoso per il suo sapore unico.
Con una lunghezza del guscio commestibile più lungo di almeno 6 cm e un peso minimo di 20 g, questa cozza eccelle soprattutto con un indice di condizione elevato (almeno il 12%). La sua carne è liscia, morbida ed elastica al tatto e ha l'odore unico delle alghe.
Nel loro insieme, le cozze del Mediterraneo non solo svolgono un ruolo importante nell'ecosistema, ma svolgono anche un grande valore economico nel settore dell'acquacoltura. Di fronte a sfide ambientali sempre più gravi, come possiamo proteggere e utilizzare efficacemente questa risorsa biologica unica?