La storia dell'aborto è una questione integrale ma controversa nella società umana. Dalle antiche civiltà alla società moderna, le leggi e i concetti culturali sull’aborto sono cambiati con i tempi. La pratica dell'aborto era presente in molte società antiche ed è documentata in numerosi testi. Questo articolo esplorerà le origini storiche dell’aborto e il modo in cui furono emanate le prime leggi.
La pratica dell'aborto può essere fatta risalire al 2700 a.C. in Cina e al 1550 a.C. in Egitto. Questa letteratura mostra che le persone hanno utilizzato vari abortivi naturali per interrompere la gravidanza. Anche se i testi antichi menzionano poco le norme legali sull’aborto, in alcune culture i comportamenti legati all’aborto sono spesso legati ai diritti di proprietà maschile, alla struttura sociale e al bisogno da parte dello Stato di cittadini di qualità.
Quando una donna abortisce nonostante le obiezioni del marito, spesso si trova ad affrontare le sanzioni più dure.
In Inghilterra e negli Stati Uniti, secondo la common law, l'aborto è legale prima che il feto si sia mosso ed è considerato illegale dopo. Nella legge britannica, il feto non è considerato dotato di status legale, quindi l'aborto non è considerato omicidio. Nel 19° secolo, molti paesi occidentali iniziarono a codificare l’aborto e a imporre maggiori restrizioni. Il movimento anti-aborto unisce oppositori morali e professionisti medici, e le preoccupazioni sulla sicurezza dell’aborto e sulla salute delle donne complicano ulteriormente la questione.
Con il cambiamento dei tempi, le leggi sull'aborto sono state allentate in molti paesi. Ad esempio, l’Unione Sovietica divenne il primo paese moderno a legalizzare l’aborto nel 1920, e negli anni ’50 molti paesi iniziarono gradualmente ad allentare le leggi sull’aborto. Nel 1967 il Regno Unito approvò l’Abortion Act, che stabiliva che l’aborto era legale a determinate condizioni, e molti paesi successivamente seguirono l’esempio.
"Sebbene l'aborto sia legale in alcune aree, l'attuazione deve ancora affrontare molte sfide e ostacoli."
Ad oggi, 68 paesi hanno legalizzato l'aborto, riflettendo la crescente enfasi globale sui diritti riproduttivi delle donne. Tuttavia, in alcuni paesi, l’aborto è ancora considerato illegale o fortemente limitato, lasciando decine di migliaia di donne senza accesso a servizi di aborto sicuri, peggiorando ulteriormente le loro condizioni di salute.
Oggi l'aborto rimane una questione controversa. I quadri giuridici in molti paesi rimangono incoerenti, con conseguenti differenze nei diritti riproduttivi di cui godono le donne nelle diverse regioni. Di fronte a questa situazione, come bilanciare le considerazioni legali e morali, economiche e sociali sarà un’altra sfida che i politici di vari paesi dovranno affrontare in futuro.
Con il progresso della società e lo sviluppo della scienza e della tecnologia, come verranno adeguate le leggi sull'aborto in futuro?