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Featured researches published by Alessandro Taurino.


Journal of Forensic Sciences | 2015

Attachment Models in Incarcerated Sex Offenders: A Preliminary Italian Study Using the Adult Attachment Interview

Ignazio Grattagliano; Rosalinda Cassibba; Alessandro Costantini; Giovanni Michele Laquale; Alessandra Latrofa; Sonia Papagna; Giovanna Sette; Alessandro Taurino; Maria Terlizzi

A group of sex offenders (clinical group: n = 19) was compared to a nonclinical sample matched by age, years of education, and gender (control group A: n = 19) to verify a higher incidence of insecure attachment models among sex offenders. In addition, we tested whether sex offenders were characterized by specific childhood experiences, compared to control adults (control group B: n = 19) with the same secure/insecure attachment classification. Results showed significant differences between offenders and control adults on both the AAI continuous score and the distribution of the two‐way attachment classifications. Furthermore, sex offenders reported more intense experiences of rejection by the father figure and abuse in the family context during early childhood compared to not offenders subjects with the same attachment classification.


Psicologia clinica dello sviluppo | 2012

La ricerca-intervento come processo formativo nelle comunità per minori: l'esperienza in un contesto residenziale per adolescenti

Paola Bastianoni; Federico Zullo; Alessandro Taurino

1. Introduzione. La ricerca-intervento si propone di comporre, fin dall’inizio, l’esigenza del conoscere con quella dell’agire, la produzione di conoscenza scientifica con il cambiamento della situazione e l’efficacia dell’intervento. Lewin affermava che nell’ambito della dinamica di gruppo «la teoria e la pratica sono legate metodologicamente in modo tale che, correttamente unite, possano fornire delle risposte a piu problemi teorici e nello stesso tempo rafforzare l’approccio razionale ai problemi sociali pratici che e una delle esigenze fondamentali per la loro risoluzione» (Lewin, 1946). In questo senso, la ricerca-intervento si pone come un processo che mira a stimolare la partecipazione e l’attivazione attorno ad un problema, proprio a partire da chi (gruppo di educatori e/o di adolescenti) ne e coinvolto direttamente. Alcune ricerche da noi sviluppate attorno al tema della qualita dell’intervento nelle comunita per minori (Bastianoni, Rubino, Taurino, Palareti e Berti, 2006) e delle rappresentazioni dello stesso da parte degli operatori, hanno messo in evidenza come in realta l’operato quotidiano dei soggetti chiamati a svolgere l’azione di protezione e cura nei confronti dei giovani ospiti delle strutture residenziali sia spesso contraddistinto da modalita educative e relazionali prive di una teoria di riferimento, mancanti di percorsi sistematici di riflessione rispetto ai processi relazionali in atto e, di conseguenza, veicolate da scelte e azioni in qualche modo distanti dalle reali esigenze educativo-terapeutiche dei minori accolti. I processi che ne conseguono rappresentano una deresponsabilizzazione rispetto al proprio ruolo di educatore/operatore di comunita in quanto, anziche favorire gli irrinunciabili diritti e bisogni di cura e protezione dei bambini e degli adolescenti ospitati, si configurano come agiti e/o contenuti comunicativi/educativi. Attraverso questi percorsi di ricerca ci siamo resi conto che le comunita per minori finiscono spesso per diventare dei luoghi in cui prevale il bisogno di «ripararsi» anziche di «riparare», di ancorarsi al proprio «potere» dettato dal ruolo anziche al «potere» terapeutico della quotidianita, della regolarita e della relazione interpersonale significativa. Alla luce di queste considerazioni, il lavoro di seguito descritto nasce dalla considerazione che se la chiusura formale degli istituti avvenuta alla scadenza del 31 dicembre 2006 ha rappresentato il momento culmine del processo di deistituzionalizzazione avviato a partire dagli anni


Journal of Forensic Sciences | 2018

Confidence in Attachment Relationships and Marital Status as Protective Factors for Self‐Perceived Parental Role and In‐Person Visitation with Children Among Incarcerated Fathers

Michele Giovanni Laquale; Gabrielle Coppola; Rosalinda Cassibba; Maria Pasceri; Susanna Pietralunga; Alessandro Taurino; Cristina Semeraro; Ignazio Grattagliano

The study aimed at investigating the role of confidence in attachment relationships and marital status as protective factors for incarcerated fathers’ self‐perceived parental role and in‐person contacts with their children. Participants included 150 inmate fathers and 145 nonincarcerated control fathers who provided background sociodemographic information and completed two self‐reports, the Attachment Style Questionnaire and the Self‐Perception of Parental Role. A two‐phased cluster analytic plan allowed us to highlight two profiles of self‐perceived parental roles, with incarceration and low confidence in attachment relationships increasing the risk of the less optimal of the two profiles. Higher confidence in attachment relationships and having a stable romantic relationship increased the likelihood of incarcerated fathers engaging in frequent contacts with their children, while the profile of self‐perceived parental role had no effect. Implications for practice are discussed, and suggestions for further research are provided.


Psychotherapy and Psychosomatics | 2016

Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research and Psychosocial Functioning in Multiple Sclerosis

Maria Fara De Caro; Domenico Laera; Francesca De Robertis; Alessandro Taurino

ity of life scores when compared to a range of chronic conditions [2, 3] . The Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR) [4] have been extensively used for investigating the complex relationship between clinical variables and psychosocial factors in a wide range of medical disorders [5–7] . To our knowledge, the DCPR system has not been used with MS patients while its use seems to be adequate for the clinical characteristics of MS. This study aimed at investigating for the first time the prevalence of DCPR (assessed with the Structured Interview for Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research) in patients with MS and the ability of the DCPR syndromes in predicting psychosocial functioning (assessed with the Multiple Sclerosis Quality of Life54, MSQoL-54) in addition to psychopathological symptoms (assessed with the Global Severity Index, GSI, of the Symptom Check List-90-R) and neurological disability (assessed with the Expanded Disability Status Scale, EDSS). The DCPR category of disease phobia was not included because of the nature of the disease. Also, the DCPR somatization cluster (functional somatic symptoms secondary to a psychiatric disorder, persistent somatization, conversion syndrome, and anniversary reaction) was not used to avoid possible false-positive cases due to neurological symptoms or treatment side effects. Multiple sclerosis (MS) is a chronic neurodegenerative disorder characterized by an unpredictable course and heterogeneous symptoms such as fatigue, walking problems, vision dysfunction, dizziness, bladder problems, and sexual problems, resulting in functional impairment, disability, and psychopathological symptoms [1] . Individuals with MS suffer from higher rates of anxiety and depression than the general population and have poorer qualReceived: November 16, 2015 Accepted after revision: May 10, 2016 Published online: October 15, 2016


PSICOLOGIA DELLA SALUTE | 2015

Il counselling psicodinamico per studenti universitari. Una ricerca empirica di valutazione dell’efficacia

Michele Giovanni Laquale; Amedeo Stella; Alessandro Taurino

Il presente contributo rende noti i risultati di una ricerca condotta con l’obiettivo di valutare l’efficacia del counselling psicodinamico rivolto a studenti universitari. Il gruppo clinico e costituito da 79 studenti che si sono rivolti al Servizio di Consultazione Psicologica dell’Universita di Bari e che hanno svolto un ciclo di 5 colloqui a cadenza settimanale con un terapeuta di formazione psicodinamica. Il gruppo non clinico (gruppo di controllo) e costituito da 79 studenti, appaiati ai soggetti del gruppo clinico per sesso, eta e facolta di provenienza, i quali non si sono mai sottoposti ad alcun trattamento psicologico. Agli studenti di entrambi i gruppi e stato somministrato l’Adjective Check List (ACL: Gough, Heilbrun e Fioravanti, 1980), per due volte, a 5 settimane di distanza l’una dall’altra, ovvero prima e dopo il trattamento per i soggetti del gruppo clinico. L’analisi dei risultati mostra che, mentre gli studenti del gruppo non clinico non riportano alcuna variazione significativa sulle dimensioni misurate dalla checklist, i soggetti del gruppo clinico, dopo il trattamento, migliorano il proprio stato di benessere, pur mostrando una riduzione della propria creativita.


Sex Roles | 2011

System Justification, Right-Wing Conservatism, and Internalized Homophobia: Gay and Lesbian Attitudes toward Same-Sex Parenting in Italy

Maria Giuseppina Pacilli; Alessandro Taurino; John T. Jost; Jojanneke van der Toorn


Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia | 2012

Famiglie e genitorialità omosessuali. Costrutti e riflessioni per la disconferma del pregiudizio omofobico

Alessandro Taurino


RASSEGNA BIBLIOGRAFICA. INFANZIA E ADOLESCENZA | 2008

La deistituzionalizzazione dei bambini e degli adolescenti in una prospettiva psicodinamica e psicosociale

Federico Zullo; Paola Bastianoni; Alessandro Taurino


Archive | 2007

Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e prospettive

Paola Bastianoni; Alessandro Taurino


Procedia - Social and Behavioral Sciences | 2014

Toward an Understanding of Predictive and Protective Factors in Gambling

Lucia Monacis; Maria Sinatra; Giancarlo Tanucci; Alessandro Taurino; Valeria de Palo

Collaboration


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Susanna Pietralunga

University of Modena and Reggio Emilia

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