Daniela Ducci

From Korea to Catania: a busy September for IAH Italy

Si è appena concluso Il 45° Congresso internazionale IAH del 2018, che si è tenuto a Daejeon, in Korea, dal 9 al 14 settembre. Il Congresso era articolato in nove main topics sul tema: “Groundwater and Life: Science & Technology into Action”, e nel dettaglio: • T1 Groundwater and Life: Progress towards the Solution of Critical Problems; • T2 Spotlight on Modeling, Emerging Technologies and Their Applications; • T3 Global/Regional Environmental Changes and Their Consequences; • T4 Strategies to Assure the Sustainability of Groundwater Resources; • T5 Groundwater Quality and Contamination; • T6 Groundwater and Surface Water: an Integrated View; • T7 Advances in Karst and Fractured-rock Hydrogeology; • T8 Coastal Zone Management and Water Resources; • T9 Groundwater and Energy. I partecipanti sono stati numerosi (702), provenienti da 63 diverse nazioni e prevalentemente dalla Korea (469) e dal resto dell’Asia, ma con una discreta rappresentanza europea, con l’Italia seconda subito dietro alla Germania come numero di partecipanti (16). Gli abstract presentati sono stati 550 di cui 13 italiani (sesto paese insieme al Canada e davanti agli Stati Uniti). Il congresso IAH ha offerto molti motivi di richiamo: tra le 10 keynote lectures, tutte con un ottimo successo di pubblico, di rilievo quelle di Frank Schwartz e Makoto Taniguchi, ma anche le altre hanno offerto spunti interessanti, rivelando in taluni casi contesti idrogeologici molto diversi dai nostri, ma la cui gestione può essere un modello a scala globale. L’organizzazione delle sessioni orali nelle varie sale del DCC (Daejeon Convention Center) è stata impeccabile, avvalendosi anche dell’alta tecnologia coreana, e le sessioni poster ben organizzate. Il terzo giorno del Congresso è stato dedicato ai field trips, che avevano come oggetto l’illustrazione di casi di studio stimolanti dal punto di vista scientifico e naturalistico (es. il karst e i parchi geologici) nonché tecnico (es. visite a impianti geotermici, idroelettrici e nucleari, a dighe, e discariche). Il gruppo degli idrogeologi italiani è stato accolto prima del convegno a Seoul con una cena in un ristorante tipico coreano (Fig. 1) dall’addetto scientifico dell’Ambasciata d’ Italia, prof. Francesco Canganella, che aveva in precedenza stabilito un contatto con il Kigam (Korea Institute of Geoscience and Mineral Resources), grazie al quale IAH Italia ha potuto interagire e organizzare congiuntamente la sessione bilaterale Korea Italia sul “Monitoring and management of coastal aquifers”. Questa sessione (Fig. 2), convenors Marco Masetti e Heesung Yoon, responsabile per l’idrogeologia del Kigam, visto il cospicuo numero di interventi (11, di cui 5 coreani e 6 italiani) è stata suddivisa in due sotto-sessioni e ha avuto un grande successo, Fig.1: The Italian delegation and the scientific officer of the Italian Embassy, prof. Francesco Canganella, at the dinner in the typical Korean restaurant in Seoul.