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Featured researches published by Gualtiero Ricciardi.


Italian Journal of Public Health | 2012

Polimorfismi nei geni metabolici come fattori dirischio per il carcinoma gastrico (GC): risultati preliminari di uno studio caso-controllo

Stefania Boccia; G. La Torre; D. D’Ugo; Dario Arzani; Stefano Rausei; V. Romano–Spica; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : valutare le frequenze dei principali geni metabolici in un campione di casi di GC (Carcinoma Gastrico) e di controlli, per determinare se esiste un’associazione con il rischio di GC, e considerare le possibili associazioni tra i genotipi studiati ed alcuni parametri clinico-patologici. Metodi : e stato condotto uno studio caso-controllo ospedaliero, tra novembre 1999 e maggio 2003 reclutando 48 pazienti con diagnosi di adenocarcinoma gastrico sottoposti a gastrectomia, e 48 controlli appaiati per sesso ed eta presso il Policlinico Universitario “A. Gemelli” in Roma. Per genotipizzare gli individui rispetto ai geni GSTM1, NAT2, SULT1A1, CYP1A1, CYP2E1 (5’ flanking e introne 6), e stata usata la tecnica della PCR con analisi del profilo dei frammenti di restrizione (PCR-RFLP). L’analisi statistica ha previsto l’impiego di test non parametrici e della regressione logistica. Risultati : le frequenze dei polimorfismi nei geni metabolici sono risultate in alcuni casi differenti nei casi rispetto ai controlli sebbene non si evidenzi una differenza statisticamente significativa. In particolare il genotipo GSMT1 null e piu elevato nei pazienti rispetto ai controlli (63.8% vs. 51%) e gli individui NAT2 acetilatori lenti risultano piu frequenti nei casi rispetto ai controlli (69.6% vs. 57.45%). L’istotipo diffuso di GC e associato significativamente ai pazienti eterozigoti per l’allele SULT1A1 (c_= 8.216; p= 0.018), ed i pazienti NAT2 acetilatori lenti tendono ad avere un grading tumorale alto (c_= 7.425; p= 0.006). Conclusioni : i risultati preliminari di questo studio evidenziano associazioni tra alcuni genotipi metabolici e parametri clinico-patologici, che se confermati potrebbero permettere di identificare sottogruppi con prognosi piu sfavorevole di GC da indirizzare preventivamente verso trattamenti specifici.


Italian Journal of Public Health | 2012

La prevenzione del tabagismo. Indagine sulle conoscenze dellíuso e abuso del fumo di tabacco in un campione di alunni delle scuole elementari e medie di Pontecorvo

Maria Ferrara; Adele Gentile; I. Ruizzo; E. De Vito; Elisa Langiano; Giovanni Capelli; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : obiettivo del lavoro e sondare le conoscenze sul concetto di fumo come droga e sui danni ad esso relativi. Metodi : lo studio comparativo ha coinvolto 107 alunni della IV° e V° elementare e 191 studenti della I° media di Pontecorvo (FR), ai quali e stato somministrato un questionario anonimo prima dell’intervento educativo. Risultati : il 96.2% dei bambini delle elementari ed il 100% degli alunni delle medie dichiara di aver sentito parlare di droga. La definiscono una sostanza capace di alterare l’attivita psichica il 51.4% del campione delle elementari ed il 74.9% delle medie. Il fumo di tabacco e una droga per il 60% degli alunni della IV e della V e per il 57.4% della I media, ed e dannoso rispettivamente per il 95.2% e per il 94.2%. I polmoni sono gli organi piu danneggiati per il 77.6% alunni delle elementari e 86.4% delle medie. La principale fonte d’informazione sono i genitori per il 50% dei bimbi delle elementari ed il 70.2% delle medie. In entrambi i segmenti delle scuole gli alunni ritengono che la voglia di sentirsi grandi e la prima motivazione che induce i giovani a fumare (69.2% elementari e 76.4% medie). Il 5.8% del campione delle elementari ed il 7.3% delle medie ha dichiarato di aver fumato almeno una sigaretta. In famiglia sono i padri a fumare piu di frequente, il 43.4% per le elementari ed il 41% per le medie. Conclusioni : lo studio ha rilevato che la scuola non e la principale fonte d’informazione sul fumo di tabacco, mentre rappresentativo e l’ambiente familiare. I dati circa l’uso personale delle sigarette evidenziano la necessita di intervenire preventivamente e precocemente in eta scolare.


Italian Journal of Public Health | 2012

L'applicazione dei Sistemi Informativi Geografici per la valutazione dei bisogni di salute della popolazione pediatrica immigrata residente a Roma

A.G. de Belvis; M.D. Monteduro; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : lo studio applica i GIS per l’analisi dei bisogni di salute della popolazione immigrata in eta pediatrica regolarmente residente a Roma e per la costruzione di bacini di utenza a livello di Municipio, ASL e Comune rispetto alle corrispondenti strutture di offerta. Materiali e Metodi : i dati sono stati acquisiti dall’Ufficio Statistica del Comune di Roma (popolazione in eta 0-18 anni residente al 31/12/2002 per Municipio, Distretto e ASL). I dati relativi all’offerta dei servizi per l’infanzia delle ASL sono stati reperiti dalle ASL, dal Comune e dalla Caritas di Roma. I dati sono stati successivamente inseriti, verificati ed analizzati attraverso i programmi Excel e Stata7. L’utilizzo delle applicazioni GIS e stato realizzato attraverso il software Arc-View. Risultati : dei 169.064 immigrati presenti al 31/12/2002, quelli in eta pediatrica (29.629) sono variabilmente distribuiti rispetto al totale degli immigrati e alla popolazione pediatrica residente. Ad esempio, la proporzione immigrati minori/immigrati varia da un minimo del 7,3% in Municipio I, ad un massimo del 20,1% nei Municipi VII e VII (Media: 13.26, I.C.95%: 11.46-15.05). L’analisi ha permesso di caratterizzare i bisogni socio-sanitari per Municipio, distretto e ASL. Una valutazione quantitativa della relazione bisogno/offerta e stata realizzata georeferenziando la popolazione immigrata in eta pediatrica con le corrispondenti strutture di offerta censite. Conclusioni : l’utilizzo dei GIS in epidemiologia e sanita pubblica si presenta sempre piu prezioso, per la capacita di sintetizzare, rappresentare efficacemente i fenomeni, suggerire ipotesi di correlazioni tra i fenomeni e indirizzare le decisioni in sanita. L’applicazione dei GIS sulla popolazione immigrata in eta pediatrica – regolarmente residente a Roma - si e prestata in maniera efficace all’analisi della distribuzione di fenomeni socio-sanitari, riferiti a un territorio assai ampio, quale, ad esempio, l’area di Roma, su cui insistono cinque aziende sanitarie locali (RM A- E), che assistono oltre 2.800.000 residenti.


Italian Journal of Public Health | 2003

I rischi sanitari da ecomafia in Italia

A. Piccolella; Umberto Moscato; A.G. de Belvis; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : l’interesse della criminalita organizzata per le discariche abusive, rende la gestione dei rifiuti in Italia ancor piu problematica. Su questa, per altro, gia pesano un quadro legislativo ridondante ed incerto, le inadempienze e le resistenze di produttori, di cittadini e di controllori ed, infine, la non applicazione od inadeguatezza di tecnologie avanzate. Obiettivo della presente ricerca e tracciare lo stato dell’arte del “Risk Waste Management” a partire dai dati disponibili ed evidenziare i conseguenti rischi per la salute e i territori interessati. Metodi : e stata realizzata una rassegna dell’attuale quadro normativo ed istituzionale in Europa ed Italia sui rifiuti, delineando le differenti modalita di impatto che il deposito/smaltimento incontrollato dei residui determina sull’ambiente e sulla salute umana, attraverso analisi dei dati relativi a fonti istituzionali e non istituzionali riguardanti il ciclo di produzione e smaltimento dei rifiuti. Risultati: nel 2001 gli illeciti ambientali rilevati sono stati 31.201 con 25.980 persone denunciate e 8.273 sequestri. L’illecito e particolarmente concentrato in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, dove nel 2001 e stato rilevato il 50,3% del totale nazionale con circa 5.000 milioni di euro di guadagno illecito. La raccolta legislativa ha confermato l’abbondanza ma, talora, anche le contraddizioni della produzione normativa con la conseguente impotenza operativa delle Forze dell’Ordine. Si consideri, ad esempio, come su 60,9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti nel 2001, solo 46 siano stati smaltiti in maniera legale e certificata. Conclusioni : il fenomeno ecomafia determina effetti economici, istituzionali, psico-sociali, paesaggistici ed igienico–ambientali (oltre allo smaltimento abusivo, il nostro Paese e interessato da traffici di rifiuti radioattivi), con gravi conseguenze per l’intera comunita nazionale. A fronte di cio lo studio in oggetto evidenzia come il settore legale dello smaltimento dei rifiuti non si presenti istituzionalmente, organizzativamente e tecnicamente adeguato alle esigenze della comunita.


Italian Journal of Public Health | 2003

Indagine sulle opinioni, conoscenze ed attitudini dei docenti scolastici della provincia di Frosinone in tema di tossicodipendenza

Maria Ferrara; Adele Gentile; M. Di Gennaro; E. De Vito; Elisa Langiano; Giovanni Capelli; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : lo studio in questione mirava a valutare le conoscenze circa gli effetti e l’uso personale del fumo di tabacco e delle droghe in generale in un campione di insegnanti delle Scuole Medie Superiori della provincia di Frosinone. Metodi : sono stati somministrati questionari anonimi a 350 docenti frequentanti un Corso di Aggiornamento sulle tossicodipendenze. Risultati : il 23.4% ha dichiarato di essere fumatore, con un consumo medio pro die di 10 sigarette: di questi la maggior parte era di sesso femminile. Sul fastidio che si prova in presenza di un fumatore il 54.6% ha risposto positivamente, tra cui il 14.6% sono fumatori. Il 94% dichiara di non aver utilizzato alcun tipo di sostanza mentre il 5.5%, tra cui in prevalenza femmine, dichiara di utilizzare psicofarmaci. Le sostanze stupefacenti ritenute piu pericolose sono eroina 82.9%, cocaina 81.1%, allucinogeni 70%, canapa indiana 54.9%; alcol 58% e tabacco 18% sono meno pericolose. Il 15.7% ritiene che l’abitudine al fumo sia scatenata dalla socializzazione, il 15.1% dall’imitazione, il 15.4% dal piacere e dalla curiosita, l’11.1% dal sentirsi grandi, l’8% dal gusto del proibito. Il 97.1% mostra un adeguato livello di conoscenza sulle droghe e il cervello e il principale organo danneggiato (96.3%). Conclusioni : la conoscenza dei docenti in materia di tossicodipendenze sembra concentrata sulle droghe illegali: infatti, i rischi legati al consumo di alcol e tabacco sono sottovalutati e non sono chiari i fattori determinanti la dipendenza. Infine i docenti hanno espresso l’esigenza di aggiornamento per l’insufficiente opera di informazione e prevenzione svolta da parte delle istituzioni competenti.


Italian Journal of Public Health | 2003

Inquinamento outdoor - indoor da toluene e xileni

Umberto Moscato; G. La Torre; F. La Torre; A. Pierangelini; Gualtiero Ricciardi

Obiettivi : il toluene e lo xilene (TX) rappresentano alcuni degli inquinanti aromatici piu diffusi perche ubiquitari. Poiche la loro contaminazione puo determinare effetti tossico-nocivi, lo scopo di questo studio e stato quello di valutare la concentrazione dei TX in alcuni distretti di Roma, al fine di accertare l’esposizione della popolazione e promuovere il “Risk Management” dell’inquinamento da idrocarburi in ambiente. Metodi : il campionamento dei TX e stato realizzato in tre fasi, utilizzando campionatori passivi a simmetria radiale, disposti in circa 150 siti, per un tempo di esposizione di due giorni. I campioni sono stati desorbiti in solvente ed analizzati in Gas-Cromatografia-FID. I dati sono stati elaborati attraverso la statistica descrittiva ed analisi del coefficiente di correlazione tra i livelli di TX outdoor- indoor. E stata inoltre condotta un’analisi di regressione lineare multipla (metodo backward elimination) con i valori di TX indoor come variabili dipendenti e come covariate i valori di TX outdoor, la velocita dell’aria, la temperatura, l’umidita relativa e la presenza di fumatori. Risultati: i valori medi delle concentrazioni di toluene (outdoor 1,43–461,6 mg/m3; indoor 16,7- 185,3 mg/m3) e dello xilene (outdoor 1,1–72,2 mg/m3; indoor 14,8-320,2 mg/m3) indicano un coefficiente di correlazione di 0.637 (primo periodo) e 0.683 (terzo periodo di misurazione) fra valori di toluene outdoor-indoor mentre, rispettivamente, di 0.928 e 0.955 per lo xilene, con elevatissimi livelli di significativita statistica per ambedue (p ‹ 0.0001). L’analisi multivariata mostra una stretta relazione tra i valori outdoor-indoor dei TX. Mentre i livelli di toluene indoor sono circa un quinto dei valori registrati all’esterno, i livelli di xilene indoor, altresi, sono da due a quattro volte maggiori dei valori outdoor. Conclusioni : i risultati suggeriscono che l’esposizione a toluene e xilene non dovrebbe essere sottostimata in quanto responsabile di effetti prevalentemente cronici sulla popolazione esposta, in particolare negli ambienti confinati.


Italian Journal of Public Health | 2003

Gli infortuni lavorativi in minori: risultati di uno studio multicentrico italiano

Gabriella Aggazzotti; Elena Righi; Guglielmina Fantuzzi; Leila Fabiani; Iolanda Grappasonni; Gualtiero Ricciardi; G. La Torre; Salvatore Sciacca; Italo F. Angelillo; Pasquale Gregorio; C. Bonazzi; Maria Triassi; P. Rivosecchi; L. Sebastiani; I. Mura; Gabriele Romano

Obiettivi : gli infortuni lavorativi, in particolare quelli subiti da minorenni, rappresentano un problema di notevole importanza sociale: in Italia, da dati INPS, risultano lavorare circa 68 adolescenti su 1000. L’obiettivo di questo studio e stato quello di raccogliere informazioni sugli infortuni lavorativi avvenuti a minori (14-17 anni) in 14 citta italiane nel periodo gennaio-giugno 2000. Metodi : si tratta di uno studio epidemiologico descrittivo, basato sulle informazioni raccolte consultando direttamente le cartelle cliniche presso centri di Pronto Soccorso (PS) attivi nelle citta coinvolte. Sono stati presi in considerazione tutti gli infortuni avvenuti a minori: tra questi sono stati considerati come lavorativi quelli accaduti nel corso di attivita descritta come lavorativa e quelli occorsi “in itinere”. Le analisi statistiche sono state condotte con SPSS; e stata effettuata una cluster analysis per evidenziare eventuali sottogruppi omogenei. Risultati: la popolazione residente nelle aree indagate di eta tra 14 e 17 anni e stata stimata in circa 850.000 soggetti, pari al 31% della popolazione italiana della stessa eta: gli infortuni totali sono risultati 13423 di cui 317 lavorativi (2.4%). I soggetti di sesso maschile, diciassettenni, impiegati nel comparto industriale sono risultati il gruppo maggiormente coinvolto: la prognosi e risultata per lo piu inferiore a 8 giorni. Sono apparse due diverse tipologie di infortunio: una riguarda i casi avvenuti in itinere, con caratteristiche molto simili agli incidenti stradali, e un’altra, piu specifica, riguarda gli eventi sul posto di lavoro, dove si registrano lesioni al polso, alle mani, al capo e agli occhi con frequenza superiore rispetto agli infortuni in genere. Conclusioni : il fenomeno e risultato non trascurabile, soprattutto tenendo conto del fatto che si riferisce solamente al lavoro minorile regolarmente denunciato. Nonostante le notevoli lacune nelle informazioni si e potuto rilevare come vi sia una tipologia di infortunio minorile peculiare, che merita provvedimenti di prevenzione specifici.


Acta Otorhinolaryngologica Italica | 2012

A review of genetic epidemiology of head and neck cancer related to polymorphisms in metabolic genes, cell cycle control and alcohol metabolism

Gabriella Cadoni; Stefania Boccia; Livia Petrelli; P. Di Giannantonio; Dario Arzani; Arianna Giorgio; E De Feo; Manlio Pandolfini; Paola Gallì; Gaetano Paludetti; Gualtiero Ricciardi


International Journal of Cardiology | 2005

Age- and sex-related utilisation of cardiac procedures and interventions: a multicentric study in Italy

Antonio Boccia; Gianfranco Damiani; Marcello Maria D'Errico; Edoardo Farinaro; Pasquale Gregorio; Nicola Nante; Pasquale Santè; Roberta Siliquini; Gualtiero Ricciardi


Ejc Supplements | 2008

A case-control study on the effect of p53 and p73 polymorphisms on gastric cancer risk and progression in an Italian population

E. De Feo; Roberto Persiani; A. La Greca; Rosarita Amore; Dario Arzani; Stefano Rausei; Domenico D'Ugo; Paola Gallì; Gualtiero Ricciardi; Stefania Boccia

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Chiara De Waure

Catholic University of the Sacred Heart

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Gianfranco Damiani

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Maria Lucia Specchia

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Chiara Cadeddu

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Stefania Boccia

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Giulia Silvestrini

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Anna Maria Ferriero

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Dario Arzani

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G. La Torre

Sapienza University of Rome

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Andrea Poscia

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