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Dive into the research topics where Kenneth R. Yeager is active.

Publication


Featured researches published by Kenneth R. Yeager.


Cognitive and Behavioral Neurology | 2005

Cognitive Impairment in Acute Cocaine Withdrawal

Brendan J. Kelley; Kenneth R. Yeager; Tom H. Pepper; David Q. Beversdorf

To perform a pilot study to examine a range of cognitive flexibility tasks early in cocaine withdrawal. Background:Previous neuropsychological investigations of cocaine withdrawal have conflicted regarding whether impaired cognitive flexibility occurs. However, most studies have examined patients later in withdrawal. Anxiety and yohimbine-induced panic are greatest early in withdrawal, and both anxiety and increased noradrenergic tone can impair cognitive flexibility. Method:Twelve patients acutely withdrawing from cocaine were compared with gender-, age-, and estimated premorbid intelligence-matched control subjects on tests of cognitive flexibility as well as verbal fluency, verbal memory, spatial memory, and attention. Results:As predicted, impairments were found on the cognitive flexibility tasks. Impairments also were present in verbal fluency and verbal memory but not spatial memory or attention. Conclusions:We propose that the cognitive flexibility impairment may relate to the increased noradrenergic activation recently described in cocaine withdrawal. Impairments on verbal tasks may also relate to an impaired flexibility in the search of semantic networks. Further research will explore the effects of pharmacologic manipulation of the noradrenergic system on cognition in acute withdrawal. Recently, propranolol has been shown to benefit patients in cocaine withdrawal. Further research will explore whether impaired cognitive flexibility related to altered noradrenergic tone could serve as a mechanism for this treatment response.


Neurocase | 2008

The effect of propranolol on cognitive flexibility and memory in acute cocaine withdrawal.

Brendan J. Kelley; Kenneth R. Yeager; Tom H. Pepper; Robert A. Bornstein; David Q. Beversdorf

Upregulated noradrenergic activity occurs early in cocaine withdrawal. Our previous work revealed impaired cognitive flexibility in acute cocaine withdrawal, a cognitive domain that appears to be modulated by noradrenergic activity. Therefore, we wished to determine the effect of beta-adrenergic antagonists on cognitive performance in acute cocaine withdrawal. Eleven subjects acutely withdrawing from cocaine were tested in this pilot study on tasks of cognitive flexibility as well as word fluency, attention, verbal memory, and spatial memory, off and on propranolol in a double-blinded manner. Propranolol significantly benefited certain aspects of cognitive flexibility in acute cocaine withdrawal, and improved some measures of verbal fluency and verbal recall. Cocaine withdrawal treatment is characterized by high failure rates. Further research is needed to determine the role this finding of a reversible cognitive impairment in cocaine withdrawal has in treatment.


Heart Failure Clinics | 2011

Screening and identification of depression among patients with coronary heart disease and congestive heart failure.

Kenneth R. Yeager; Philip F. Binkley; Radu V. Saveanu; Deanna M. Golden-Kreutz; Allard E. Dembe; Laxmi S. Mehta; Subhdeep Virk

Depression occurring concurrently with cardiovascular diseases is associated with poor outcomes. Several review articles have examined the link between established indices of depression and prognosis in individuals with known coronary heart disease (CHD). These studies have demonstrated relatively consistent results and suggest an important connection between cardiovascular morbidity and mortality in patients with depressive symptoms or major depression. This article discusses the current best practices for the screening, identification, and treatment of depression in patients with CHD and coronary heart failure, as well as the financial aspects associated with care management.


Archive | 2012

Eventi che fanno precipitare una crisi

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Viviamo in un’epoca in cui gli eventi che possono condurre ad una crisi e gli episodi di crisi acuta sono prevalenti. Ogni anno, milioni di persone si trovano ad affrontare eventi traumatici che non riescono a superare da soli e che, sempre piu spesso, li portano a rivolgersi alle Unita di Crisi dei Centri di Salute Mentale di comunita, alle Unita di valutazione psichiatrica, alle strutture ambulatoriali, ai Pronto Soccorso ospedalieri, ai Centri di Consulenza universitari, alle Agenzie di Consulenza familiare e ai Programmi finalizzati all’intervento sulla violenza domestica (Roberts, 2005c). Nonostante questi eventi siano tanto vari quanto diversa e unica la risposta di ciascun individuo di fronte a una particolare situazione, alcune situazioni sono universalmente riconosciute come generalmente induttive di una crisi. A seguire una lista di alcuni tra i piu comuni elementi che sottostanno ad una crisi, divisi per ambiti.


Archive | 2012

Abilità di riduzione e superamento dello stress per clinici che operano in posizioni di soccorso rivolte a crisi o disastri

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Un altro fattore importante per garantire il benessere mentale degli operatori di soccorso alla crisi e in caso di disastri e quello di fornire una struttura, mantenendo costantemente un ambiente di cura per l’operatore stesso; a seguire, suggerimenti diretti al personale che si occupa di salute mentale per gestire lo stress mentre si lavora ad un’operazione derivante da un disastro.


Archive | 2012

Sintomatologia da stress e sindrome generale d’adattamento

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Stress e qualsiasi stimolo, stato interno, situazione o evento con una reazione individuale osservabile, solitamente nella forma di adattamento — positivo o negativo — ad una situazione nuova o diversa nel proprio ambiente. Il concetto si riferisce, generalmente, alla natura di un’esperienza, risultante dall’interazione della persona con il contesto di appartenenza, nella forma di una sovreccitazione o una sottoeccitazione fisiologica, con effetti negativi di stress psicologico o fisiologico (“stress cattivo”) o positivi (“stress buono”). I fattori stressanti spaziano da minori a maggiori e possono qualificarsi come eventi positivi o negativi; in genere, sono comunque eventi di vita, come seccature quotidiane, pressioni a casa o sul posto di lavoro, discordie coniugali e conflitti, emergenze, incidenti su veicoli a motore, malattia e infortunio. Tra gli eventi di vita stressanti e transitori “in modo positivo”, possiamo trovare la nascita di un neonato, una cerimonia di laurea, una vacanza in famiglia o una promozione sul lavoro (Kaplan e Sadock, 1998). Mason (1975) sviluppo una delle definizioni operative piu inclusive riguardo a stress, fattori ed esperienze stressanti, applicata a una determinata cornice concettuale. Lo stress (o la tensione) puo essere inteso come: 1. uno stato interno dell’organismo basato su reazioni sia fisiologiche sia psicologiche; 2. un evento o fattore stressante esterno, tra cui un trauma da combattimento, disastri naturali, eventi significativi della vita (matrimonio, divorzio, licenziamento), fattori stressanti ambientali di tipo nocivo (inquinamento dell’aria, sovraffollamento) o tensioni da ruolo (un matrimonio fallimentare); 3. un’esperienza che nasce da una transazione tra la persona e il suo ambiente, in particolar modo ove ci sia una discrepanza o un calcolo sbagliato tra risorse individuali e una sfida, una minaccia o un bisogno percepito.


Archive | 2012

Valutazione del rischio di suicidio: Protocollo e segnali d’allarme

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Si verificano approssimativamente 31.500 suicidi ogni anno negli Stati Uniti: sono piu o meno 86 suicidi al giorno, oppure un suicidio ogni 17 minuti; tutto cio si traduce in un tasso di suicidi annuo di 10,8 per 100.000. Negli Stati Uniti, il suicidio e la terza causa piu importante di morte per soggetti tra i 15 e i 24 anni e l’ottava per persone di tutte le eta; in questo Paese, le persone uccidono piu spesso se stesse che gli altri.


Archive | 2012

Segnali comuni, sintomi e risposte psicologiche alla crisi (emotive, cognitive e comportamentali)

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Quando si trova a confronto con una minaccia, sia essa alla salute fisica o all’equilibrio emotivo, il sistema di difesa del nostro corpo reagisce, mettendo in pratica quello che Cannon (1915) chiamo la risposta di “lotta o fuga”. La risposta fisiologica allo stress e/o alla crisi e data dal battito accelerato del cuore nel torace, dall’irrigidimento dei muscoli, dal respiro piu veloce, dall’accentuata attivazione di ogni senso. La risposta di “lotta o fuga” allo stress e una reazione a catena di processi biologici che funzionano per aiutare la sopravvivenza dell’individuo. Questi processi sono stati presenti durante tutta l’evoluzione del genere umano e sono responsabili della sopravvivenza della specie. Quando viene avvertito il pericolo, una piccola parte del cervello chiamata ipotalamo stimola un allarme chimico. Il sistema nervoso simpatico risponde rilasciando un’ondata di ormoni dello stress tra cui adrenalina, norepinefrina, e cortisolo; gli ormoni dello stress corrono attraverso il flusso sanguigno, rendendoci pronti a scappare da una situazione pericolosa o a prepararci per la battaglia (Aguilera e Messick, 1982; Burgess e Roberts, 2005).


Archive | 2012

Intervento sulla crisi con donne maltrattate

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Ogni 9 secondi, da qualche parte negli Stati Uniti, una donna viene aggredita o violentata da un partner che ha con lei un rapporto intimo; la causa maggiore di lesioni femminili e la violenza domestica (Roberts e Roberts, 2005, p. 4). Il maltrattamento di donne e/o la violenza da parte di un partner intimo e prevalente, nel corso della vita, per il 25% delle coppie americane; ne risulta, quindi, che questa attitudine sia riconosciuta come un dilagante e serio problema di giustizia criminale e di salute pubblica nella societa americana al giorno d’oggi (Roberts, 2002).


Archive | 2012

Intervento sulla crisi a seguito di attacchi terroristici rivolti ad aeroplani, ferrovie o edifici: Il modello di intervento sulla crisi ACT

Albert R. Roberts; Kenneth R. Yeager

Nel mondo si e verificato un aumento della frequenza e della diffusione degli eventi che possono provocare traumi e crisi: lo spettro degli eventi di crisi spazia attraverso eventi pubblici che hanno un impatto su grandi porzioni della societa — come schianti di voli di linea, bombardamenti terroristici o attacchi terroristici a edifici, ferrovie — o sotto altre forme. Centinaia di migliaia di individui sono stati cosi stressati e sopraffatti da eventi pericolosi o traumatici, da soffrire rapidamente di episodi di crisi acuta; ogni anno, milioni di persone si trovano ad affrontare eventi che li portano a soffrire di crisi che non sono capaci di risolvere da soli e per le quali, spesso, devono cercare aiuto da parte di programmi di intervento sulla crisi, unita di intervento sulla crisi a opera dei centri di salute mentale della comunita, cliniche ambulatoriali, agenzie di consulenza familiare e cliniche private.

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