Matteo Basso

Shear Bond Strength of Orthodontic Brackets Luted with RMGIC After Er:YAG Laser Etching with Two Pulse Modes Using a Digitally Controlled “X-Runner” Handpiece

OBJECTIVEnTo compare the shear bond strength (SBS) values of orthodontic brackets luted using a resin-modified glass ionomer cement (RMGIC) on enamel surfaces etched using either an Er:YAG laser in two different working modes, or a conventional etching protocol, including phosphoric acid.nnnMATERIALS AND METHODSnSixty healthy human premolars were randomly allocated to three experimental groups (nu2009=u200920) and etched with: Group 1: Er:YAG laser in super-short pulse (SSP) mode (100u2009mJ, 20u2009Hz, 2u2009W); Group 2: Er:YAG laser in quantum square pulse mode (120u2009mJ, 10u2009Hz, 1.2u2009W) using a digitally controlled handpiece (X-Runner); Group 3 (control): 5.25% sodium hypochlorite pretreatment, then 37% phosphoric acid for 15u2009sec. Stainless steel brackets were bonded using light-curing RMGIC for orthodontic bonding. After term cycling (1800 cycles), SBS testing was performed using a universal testing machine. After debonding, both enamel and bracket surfaces were examined to determine the amount of RMGIC still present on the surfaces.nnnRESULTSnGroup 3 surfaces gave the lowest mean SBS (10.6104u2009±u20092.66196u2009MPa), whereas Group 1 provided the highest 1 (13.1795u2009±u20093.37904u2009MPa), which was significantly different from the control (Group 3, pu2009=u20090.0226). Group 2 provided intermediate values (11.8486u2009±u20090.59832u2009MPa) nonsignificantly different from the control or from SSP (pu2009=u20090.4215 and pu2009=u20090.3082, respectively).nnnCONCLUSIONSnEr:YAG laser treatment in SSP mode of enamel surfaces for orthodontic bonding provided higher SBS and a shear behavior of the luting material similar to the conventional acid-etching procedures, making it a viable alternative to acid etching.

Interazione fra amalgama e altri metalli presenti nel cavo orale: caso clinico

Riassunto Obiettivi Illustrare, mediante revisione della letteratura e presentazione di un caso clinico esemplificativo, una possibilita di trattamento di lesioni presenti sulla mucosa orale associabili alla presenza di ricostruzioni in amalgama. Materiali e metodi Viene presentato il caso di una paziente con lesioni eritematose bilaterali, dolenti alla palpazione, localizzate nelle zone laterali della lingua, e altre non dolenti nella parte posteriore delle guance. All’esame obiettivo del cavo orale si e riscontrata la presenza sia di ricostruzioni in amalgama su diversi elementi permanenti sia di corone in lega aurea e ceramica. Le lesioni mucose interessavano aree a diretto contatto con le ricostruzioni in amalgama. Il trattamento prescelto e consistito nella sostituzione di tutte le otturazioni in amalgama con materiali compositi di ultima generazione. Risultati A distanza di un mese dal termine delle terapie di sostituzione dell’amalgama la paziente ha riferito la totale scomparsa dei sintomi dolorosi e, nel controllo clinico effettuato a 2 mesi dall’inizio del trattamento, si e riscontrata la totale scomparsa delle lesioni inizialmente presenti. Conclusioni La rimozione di eventuali amalgami presenti nella cavita orale puo costituire un primo approccio terapeutico di successo in pazienti con lesioni mucose croniche, specie se in regioni a diretto contatto con le stesse. Oltre alle possibili reazioni tossico-allergiche agli amalgami, va ricordato che la compresenza di restauri metallici di diverso tipo (spesso amalgami e corone in lega aurea) puo determinare la formazione di un’elevata differenza di potenziale elettrico, che puo provocare sintomi e lesioni della mucosa orale.