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Featured researches published by S. Decani.


Journal of Dermatological Treatment | 2014

Iatrogenic Cushing's syndrome and topical steroid therapy: case series and review of the literature

S. Decani; Veronica Federighi; E. Baruzzi; Andrea Sardella; Giovanni Lodi

Topical corticosteroids are considered first-line therapy in patients with chronic inflammatory oral mucosal diseases; among them, clobetasol propionate is one of the most widely used in oral medicine. Under physiological conditions, the transmucosal application is characterized by a significantly greater absorption than the skin application. Contrary to many publications about the side effects of topical corticosteroids in dermatology, few studies have investigated the systemic effects due to local application of these drugs on oral mucosa. Although topical steroid therapy for the management of oral diseases is generally associated with local adverse effects (candidiasis, stomatopyrosis, and hypogeusia), these drugs can also lead to systemic side effects, such as suppression of the hypothalamic-pituitary-adrenal axis and Cushings syndrome. This review reports five cases of systemic adverse effects caused by clobetasol propionate topical treatment.


Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, and Oral Radiology | 2016

Pseudoxanthoma elasticum of the palate: a case report and a brief review of the literature.

S. Decani; Elena Maria Varoni; E. Baruzzi; Laura Moneghini; Giovanni Lodi; Andrea Sardella

Pseudoxanthoma elasticum (PXE), which is a genetic, multi-target disorder characterized by progressive calcification and fragmentation of elastic fibers, affects several organs, including the eyes, skin, and cardiovascular system. Diagnosis of PXE is currently based on cutaneous and ocular signs, histopathologic findings, and a patients family history. PXE-related oral mucosal lesions are rarely reported, possibly due to the potential for misdiagnosis as Fordyce spots; however, when such lesions are reported, they are primarily localized to the vestibular mucosa of the lower lip. Here, we report the case of a female with an intraoral presentation of PXE at the labial and palatal sites. PXE was previously suspected in this patient because of the presence of cardiovascular, ocular, and cutaneous signs; however, a cutaneous biopsy showed findings not consistent with PXE. Incisional biopsy of the palatal lesion confirmed the PXE diagnosis, leading to proper management of the disorder to prevent ophthalmologic and cardiovascular complications.


Archives of Oral Biology | 2016

The effect of clinical setting on the unstimulated salivary flow rate.

Elena Maria Varoni; Veronica Federighi; S. Decani; Antonio Carrassi; Giovanni Lodi; Andrea Sardella

OBJECTIVE Unstimulated whole saliva (UWS) sialometry uses the spitting method to assess occurrence of hyposalivation. This study compares the UWS flow rates in volunteers sitting in a laboratory or in a clinical setting, in order to evaluate the influence of environment on salivary secretion. DESIGN 25 healthy volunteers were recruited and divided into two groups to perform UWS sialometry under the two different settings (T1). Eleven weeks later, the participants repeated the same test (T2). At a unique time point and under the clinical setting, 18 patients complaining of xerostomia also performed the UWS sialometry; these values were used as control to corroborate findings. RESULTS Different scenarios - laboratory one vs. clinical one - did not affect measurements of mean UWS flow rates. Both intra- and inter-individual variabilities, reported as standard error of the mean (SEM) and within-subject variance (WSV), resulted below the threshold of 0.1g/min. A significant difference was found between UWS flow rates from healthy volunteers and those from patients with xerostomia (p<0.05). Test/retest reliability showed a moderate correlation of datasets collected at the two time points from healthy volunteers (T1 vs. T2, 11 weeks later): under laboratory and clinical settings, Pearsons coefficients of correlation were r=0.62 and r=0.32, respectively. CONCLUSIONS Type of environment did not influence UWS sialometry via spitting method, which appeared reliable for intra-day analysis of the salivary flow rate, although prone to physiological variations over time.


Dental Cadmos | 2013

Reazioni awerse e interazioni farmacologiche di interesse odontoiatrico

S. Decani; E. Baruzzi; V. Martini; G. Ficarra; Giovanni Lodi

Riassunto Obiettivi Scopo di questo dossier e fornire all’odontoiatra una guida di facile consultazione sulle possibili reazioni awerse ai farmaci a livello dell’apparato stomatognatico e sulle interazioni tra i principi attivi piu utilizzati in Italia e i farmaci comunemente prescritti in ambito odontoiatrico. Materiali e metodi Banche dati scientifiche, prontuari farmaceutici e testi di farmacologia sono stati interrogati per reperire materiale sull’argomento. Risultati e conclusioni Reazioni awerse e interazioni farmacologiche costituiscono un problema di notevole importanza per la corretta gestione del paziente, anche limitandosi al solo campo odontoiatrico. Tutti i principi attivi piu frequentemente utilizzati nel nostro paese sono in grado di portare all’instaurarsi di eventi avversi di interesse odontoiatrico, oltre a interferire con antibiotici e/o farmaci antinfiammatori. Per questi motivi il professionista non puo esimersi dalla raccolta di un’accurata anamnesi prima di effettuare qualsiasi prescrizione medica o in presenza di manifestazioni orali di dubbia natura.


Dental Cadmos | 2014

Fattori determinanti e influenzanti la ritenzione in protesi totale

C. Barbieri; R. Pinotti; M. Tarce; S. Decani

Riassunto Obiettivi Scopo del lavoro e fornire indicazioni concettuali e pratiche al clinico che si occupa di riabilitazione completa rimovibile tradizionale, al fine di poter gestire nella maniera piu soddisfacente possibile il problema della ritenzione e della stabilita della protesi totale. Materiali e metodi Sulla base di un’analisi della letteratura passata e recente viene effettuata una disamina dei fattori che determinano il fenomeno della ritenzione della protesi totale e di quelli che la influenzano, ossia quelli che possono produrre un effetto stabilizzante e/o destabilizzante sia in stato passivo sia in stato funzionale. Risultati e conclusioni La domanda di mercato di protesi totale sembra mantenersi costante a discapito della riduzione della prevalenza dell’edentulismo nella popolazione generale, probabilmente in considerazione dell’effetto controbilanciante dell’aumento del numero di anziani. Questo aspetto, da un lato, e l’evoluzione della figura dell’edentulo, dall’altro – sempre piu in la con gli anni e fragile con condizioni anatomo-fisiologiche del cavo orale piu complesse – rendono auspicabile una maggiore attenzione nella ricerca dei fattori implicati nell’ottenimento della ritenzione e/o stabilita della protesi totale. In conclusione, al fine di ottimizzare la ritenzione e la stabilita protesica si sottolinea l’importanza della fase anamnestico-diagnostica, della creazione di una corretta impronta, di un corretto supporto e sviluppo del corpo protesico e di un’attenta analisi nella fase di montaggio dei denti e di progettazione dell’occlusione e disclusione.


Dental Cadmos | 2014

Macchie bianche o leucoplachia? Quando preoccuparsi?

Elena Maria Varoni; S. Decani; R. Franchini; E. Baruzzi; Giovanni Lodi

Riassunto Obiettivi La leucoplachia orale e una lesione delle mucose orali piuttosto frequente e per questo di comune riscontro anche negli ambulatori odontoiatrici non specialistici. L’Organizzazione Mondiale della Sanita ha incluso questa condizione nel gruppo dei disordini del cavo orale potenzialmente maligni, quelli cioe che espongono il paziente che ne sia affetto a un rischio significativo di ammalarsi di cancro orale. Lo scopo di questa monografia e fornire al clinico gli strumenti necessari alla corretta diagnosi e al trattamento del paziente affetto da leucoplachia. Materiali e metodi Sono state consultate le principali banche dati internazionali (PubMed, Embase e Scopus) per cercare articoli rilevanti sull’argomento. Risultati e conclusioni Sono numerose le condizioni che possono presentarsi a livello del cavo orale con l’aspetto di lesioni bianche senza che per questo siano da considerarsi potenzialmente maligne. E quindi importante che l’odontoiatra sia in grado di formulare un’adeguata diagnosi differenziale e di gestire nel modo piu corretto il paziente affetto da leucoplachia orale: riferendo allo specialista di Medicina orale i casi piu complessi e spiegando al paziente la natura delle lesioni, nonche le diverse opzioni terapeutiche di una patologia che attualmente divide ancora la comunita scientifica internazionale.


Dental Cadmos | 2013

Condizioni orali farmaco-indotte

S. Decani; E. Baruzzi; V. Martini; G. Ficarra; Giovanni Lodi

Resumen Obiettivi Descrivere le principali tipologie di reazioni avverse orali indotte da farmaci, sintetizzando le informazioni presenti nella letteratura scientifica. Materiali e metodi E stata effettuata una ricerca consultando le banche dati scientifiche PubMed, EmBase e Scopus al fine di reperire articoli rilevanti sull’argomento. Risultati e conclusioni Nessun farmaco puo essere considerato esente da effetti indesiderati. Una quota importante delle reazioni avverse causate dall’utilizzo di farmaci si manifesta a livello della cavita orale, coinvolgendo in prima persona la figura dell’odontoiatra. Oltre a possedere la conoscenza per riconoscere e trattare le possibili condizioni orali secondarie all’assunzione di farmaci, e importante che prima di prescrivere qualsiasi terapia medica il clinico valuti attentamente i possibili fattori di rischio tra cui l’eta, il sesso, le patologie da cui il paziente e affetto, la predisposizione genetica e le pregresse reazioni avverse ai farmaci.


Cellular and Molecular Biology | 2018

Anti-inflammatory and wound healing effects of an essential oils-based bioadhesive gel after oral mucosa biopsies: preliminary results

Federico Scotti; S. Decani; Andrea Sardella; Marcello Iriti; Elena Maria Varoni; Giovanni Lodi


Dental Cadmos | 2018

Lesioni bianche multiple

Federico Scotti; E. Baruzzi; Matteo Mandaglio; S. Decani


Dental Cadmos | 2017

Tumefazione del volto@@@Facial swelling

Federico Scotti; Matteo Mandaglio; S. Decani; Elena Baruzzi; Laura Moneghini

Collaboration


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