Sara Lombardi

Exploring different cultural configurations: how do they affect subsidiaries’ knowledge sharing behaviors?

Purpose – The purpose of this paper is to explore the impact of different cultural typologies (i.e. innovative, competitive, bureaucratic and community) on employees’ knowledge-sharing processes within multinational corporations (MNCs) by taking a subsidiary perspective. It particularly applies the competing values framework to the study of individuals’ orientations toward sharing knowledge with others while also investigating the influence of top management support on such orientations. Design/methodology/approach – To test the proposed hypotheses, in this paper, survey data of 389 employees from six Italian subsidiaries are empirically analyzed by running hierarchical regressions on the two dimensions of knowledge-sharing processes, i.e. knowledge donating and knowledge collecting. Findings – The results show that the four types of organizational culture differently affect the knowledge-sharing sub-processes and confirm the importance of a strong top management support to facilitate interpersonal relati...

Knowledge sharing in knowledge-intensive manufacturing firms. An empirical study of its enablers

Purpose – This paper aims to investigate, following previous studies on knowledge-sharing (KS) processes that consist of knowledge donating (KD) and knowledge collecting (KC), the relationship between KS processes and KS enablers to understand the effect of organizational, individual and technological factors. Design/methodology/approach – The study is based on a Web survey. Data were collected from a sample of 759 knowledge workers selected from 23 knowledge-intensive manufacturing companies exposed to international markets and located in Tuscany (Italy). The analysis is based on multivariate regression models considering KD and KC as dependent variables. Findings – The results show that individual, organizational and technological factors matter to KS. Specifically, the paper reports that individual-level enablers and supportive leadership have a positive effect on both sub-processes of knowledge sharing. Further, the organic management system has a strong and positive impact on KD, while the efficacy o...

How knowledge collecting fosters organizational creativity

Purpose – Based on the interactionist perspective proposed by Woodman et al. (1993), this paper conceives organizational creativity as a complex concept whose investigation requires the understanding of the process, the product, the person, and the situation. Accordingly, the purpose of this paper is to enrich the understanding of how organizational creativity can be fostered by offering a framework which combines (inter-)individual-level learning (collecting knowledge from others), information sharing (through information and communication technology (ICT) infrastructures), and contextual factors (perceived top management support). Design/methodology/approach – The empirical analysis draws on a sample of 362 employees from five subsidiaries of multinational corporations. The analysis is based on multivariate regression models considering organizational creativity as dependent variable. Findings – The paper shows that individuals’ orientation toward learning from others significantly enhances organization...

The Dirty Side of Money: How Extrinsic Incentives Jeopardize Employees’ Cooperation

Cooperation and knowledge sharing among employees often lead to increased innovation. In this study, we explore the influence of a flatter organizational structure implementing lateral integrative ...

Fattori organizzativi e processi di condivisione della conoscenza nelle strutture turistiche complesse. Il caso Villa Medicea "La Ferdinanda" di Artimino

I contributi teorici che si sono succeduti negli ultimi anni nel campo dell’organizzazione e del management hanno posto al centro della riflessione scientifica la conoscenza e la sua capacita di generare valore per le imprese. All’interno di questa prospettiva di analisi, uno dei filoni piu fecondi e rappresentato dagli studi sui processi di condivisione e trasferimento della conoscenza tra i membri delle organizzazioni (knowledge sharing). E ampiamente riconosciuto che il sapere e prioritariamente radicato nella mente delle persone. La sua valorizzazione sara possibile solo laddove gli individui si dimostreranno disponibili a diffonderlo, a renderlo patrimonio comune per migliorare la performance aziendale e i processi di apprendimento. Diventa dunque essenziale comprendere gli antecedenti dei comportamenti di condivisione e utilizzo della conoscenza. Sulla base di questa premessa, il paper esplora la natura, l’intensita e la direzione delle relazioni tra alcune dimensioni individuali, micro e macroorganizzative e gli orientamenti del personale a utilizzare la conoscenza condivisa. Relativamente alle prime, l’articolo si focalizza sulla motivazione individuale; le variabili micro-organizzative sono invece rappresentate dal grado di formalizzazione e dalle procedure operative. La dimensione macro-organizzativa e catturata dalla cultura organizzativa. Al fine di verificare l’influenza di queste variabili sulla tendenza dei lavoratori ad utilizzare le informazioni e la conoscenza condivisa, gli autori si sono serviti di una survey realizzata attraverso la somministrazione di un questionario sottoposto al personale di una struttura turistica complessa, localizzata nel cuore delle colline toscane. L’importanza di condurre la ricerca all’interno di tale realta aziendale e coerente con la distintivita della stessa, che presenta un modello organizzativo peculiare per il settore di appartenenza. Le varie unita di cui si compone l’impresa svolgono attivita significativamente distinte, rendendo critica la necessita di integrare conoscenze e informazioni differenziate. L’analisi dei dati raccolti dimostra che i soggetti motivati da fini connessi alla reputazione e allo status tendono ad essere meno orientati verso comportamenti di utilizzo della conoscenza condivisa. Tuttavia, tale relazione negativa puo essere mitigata se l’impresa e caratterizzata da una cultura organizzativa che enfatizza la coesione sociale, il lavoro di squadra ed il commitment. Le dimensioni del job design analizzate, infine, evidenziano che, da un lato, la formalizzazione del lavoro e tale da facilitare la messa in pratica di conoscenza condivisa, dall’altro, che la presenza di procedure e regole tende, viceversa, a ridurre tali comportamenti. Coerentemente con l’evidenza empirica emersa, lo studio suggerisce alcune linee guida su cui i manager possono riflettere per lo svolgimento del loro compito di coordinamento e valorizzazione delle risorse.