Tiziana Pironi
University of Bologna
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Featured researches published by Tiziana Pironi.
Ricerche di Pedagogia e Didattica | 2010
Tiziana Pironi
In questa prima fase della ricerca - ancora in itinere - si compie un’analisi storicopedagogica del rapporto infanzia/famiglie/istituzioni. L’indagine si focalizza sulle trasformazioni dei modelli familiari, visti nella loro interdipendenza con l’elaborazione di nuove pratiche educative. Al riguardo, l’avvento del’900 si profila come un passaggio importante, che trova un suo esito nel volume di Ellen Key, Il secolo dei fanciulli . Proprio in quest’opera, la scrittrice svedese elabora una nuova idea di “maternita” e di “paternita” che pone al centro i bisogni e le esigenze infantili. La sua prospettiva diventa oggetto di dibattito, agli inizi del secolo scorso, sia in campo pedagogico, sia in campo femminista, soprattutto in merito al dilemma per la donna di coniugare insieme sfera pubblica e sfera privata, maternita e autonomia individuale. Secondo l’ipotesi qui evidenziata e in particolare Maria Montessori a raccogliere la sfida di Ellen Key, con il suo esperimento pedagogico della “Casa dei bambini”, in cui lo spazio domestico, “privato” si trasforma in uno spazio scolastico, “pubblico”, a misura di “bambino” (valenza estetica degli ambienti, cura delle relazioni umane, ecc.). Parole chiave: infanzia; condizione femminile; spazi domestici; fruizione estetico-educativa dell’ambiente; Casa dei bambini.
Ricerche di Pedagogia e Didattica | 2007
Tiziana Pironi
Nell’importante fase di modernizzazione che investe la societa italiana agli inizi del Novecento, il problema delle istituzioni infantili prescolastiche diventa centrale nel dibattito pedagogico del tempo. Rilevante appare il contributo offerto dall’emancipazionismo femminile per un superamento delle vecchie pratiche filantropiche in vista di un moderno concetto di assistenza: cio implica il superamento della visione puramente custodialistica dell’ “asilo”, di cui si sottolinea l’importante funzione educativa, con una conseguente riflessione sulle “cure” da destinare all’infanzia. E’ proprio in questo momento che si realizzano due esperienze educative, su cui converge subito l’attenzione del mondo politico e pedagogico, e che diventeranno due punti di riferimento per l’educazione infantile. Si tratta di due “modelli” profondamente segnati dalla differenziata situazione socio-culturale in cui vengono inizialmente sperimentati: la Scuola materna di Rosa Agazzi, espressione di un’Italia ancora in prevalenza agricola e contadina; la Casa dei bambini di Maria Montessori, concepita in un progetto di riqualificazione urbanistica, nella realta di degrado sociale delle grandi periferie di Roma e di Milano. Parole chiave: cure educative; eta giolittiana
Annali online della Didattica e della Formazione Docente | 2017
Tiziana Pironi
Abstract – In this essay, through the use of an extensive documentation, based on bibliographical and archival sources, a red thread has been identified between two female personalities, who are very different from each other, not only from a generational point of view: Maria Montessori e Margherita Zoebeli. Their initiatives in the educational field, respectively during the first and the second world war, developed starting from the needs of a childhood tragically marked by the war. In their experiences it is possible to find the cornerstone of what we can define today as “Emergency Pedagogy ”. Riassunto – Attraverso l’utilizzo di un’ampia documentazione, basata su fonti bibliografiche e archivistiche, nel presente saggio e stato individuato un filo conduttore tra due personalita femminili, tra loro molto diverse, anche dal punto di vista generazionale: Maria Montessori e Margherita Zoebeli. Le loro iniziative in campo educativo, rispettivamente durante la prima e la seconda guerra mondiale, si svilupparono a partire dai bisogni di un’infanzia segnata tragicamente dagli eventi bellici. Proprio nelle loro esperienze e possibile individuare il fulcro vitale e propulsivo di quella che oggi viene definita “pedagogia dell’emergenza”.
Studi sulla Formazione | 2016
Tiziana Pironi
Starting point of this article is the unpublished correspondence between the Swedish pedagogue Ellen Key (1849-1926) and the French writer Romain Rolland (1866-1944) that took place in the years between 1911 and 1926. The exchange of letters between the two figures is a significant document in the history of European culture during the First World War, from which it is possible to extrapolate an educational message, which aims to lay the basis to the education of the European citizen of the future..
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education | 2011
Tiziana Pironi
The problem of maternity is the central theme in the volume Una Donna. It became the subject of the intense correspondence between the writer and the Swedish intellectual Ellen Key whose influence has so far been somewhat overlooked in Italy. This article sets out to describe some unexplored aspects of the life of Rina Faccio, alias Aleramo, taking into consideration the analysis of the correspondence between Key and Aleramo which followed the publication of the famous autobiography by the Italian writer.
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education | 2010
Tiziana Pironi
In questa prima fase della ricerca - ancora in itinere - si compie un’analisi storico-pedagogica del rapporto infanzia/famiglie/istituzioni. L’indagine si focalizza sulle trasformazioni dei modelli familiari, visti nella loro interdipendenza con l’elaborazione di nuove pratiche educative. Al riguardo, l’avvento del’900 si profila come un passaggio importante, che trova un suo esito nel volume di Ellen Key, Il secolo dei fanciulli. Proprio in quest’opera, la scrittrice svedese elabora una nuova idea di “maternita” e di “paternita” che pone al centro i bisogni e le esigenze infantili. La sua prospettiva diventa oggetto di dibattito, agli inizi del secolo scorso, sia in campo pedagogico, sia in campo femminista, soprattutto in merito al dilemma per la donna di coniugare insieme sfera pubblica e sfera privata, maternita e autonomia individuale. Secondo l’ipotesi qui evidenziata e in particolare Maria Montessori a raccogliere la sfida di Ellen Key, con il suo esperimento pedagogico della “Casa dei bambini”, in cui lo spazio domestico, “privato” si trasforma in uno spazio scolastico, “pubblico”, a misura di “bambino” (valenza estetica degli ambienti, cura delle relazioni umane, ecc.).
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education | 2007
Tiziana Pironi
Nell’importante fase di modernizzazione che investe la societa italiana agli inizi del Novecento, il problema delle istituzioni infantili prescolastiche diventa centrale nel dibattito pedagogico del tempo. Rilevante appare il contributo offerto dall’emancipazionismo femminile per un superamento delle vecchie pratiche filantropiche in vista di un moderno concetto di assistenza: cio implica il superamento della visione puramente custodialistica dell’ “asilo”, di cui si sottolinea l’importante funzione educativa, con una conseguente riflessione sulle “cure” da destinare all’infanzia. E’ proprio in questo momento che si realizzano due esperienze educative, su cui converge subito l’attenzione del mondo politico e pedagogico, e che diventeranno due punti di riferimento per l’educazione infantile. Si tratta di due “modelli” profondamente segnati dalla differenziata situazione socio-culturale in cui vengono inizialmente sperimentati: la Scuola materna di Rosa Agazzi, espressione di un’Italia ancora in prevalenza agricola e contadina; la Casa dei bambini di Maria Montessori, concepita in un progetto di riqualificazione urbanistica, nella realta di degrado sociale delle grandi periferie di Roma e di Milano.
Ricerche di Pedagogia e Didattica | 2007
Tiziana Pironi
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education | 2017
Tiziana Pironi
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education | 2016
Catharina Hällström; Hedda Jansson; Tiziana Pironi