Nel 1818, Jacques Collin de Plancy pubblicò per la prima volta il Dictionnaire Infernal, un libro dedicato alla demonologia che descriveva in dettaglio le classi e le caratteristiche dei demoni. L'opera fu un'importante riflessione sull'immaginazione contemporanea dei demoni e dei loro attributi, e la sua edizione successiva del 1863 è meglio conosciuta per contenere 69 illustrazioni di Louis Le Breton. Queste illustrazioni raffigurano diverse immagini di demoni per i lettori e svolgono un ruolo chiave nel modellare l'immagine dei demoni.
La prima pubblicazione del "Dizionario dell'Inferno" segnò un successo nella letteratura sulle credenze soprannaturali e religiose. Il libro subì numerose revisioni e ristampe, la più famosa delle quali fu l'edizione del 1863, che aveva illustrazioni notevolmente migliorate. Quest'opera non è solo un catalogo dei demoni, ma anche una profonda riflessione sulla magia, la superstizione e la paura nella cultura occidentale. Una recensione del 1822 ne descriveva il contenuto:
Aneddoti dell'Ottocento, ovvero storie ultime, personaggi e parole poco conosciute, curiose avventure, citazioni varie, raccolte e curiose opere per il confronto storico dei costumi e delle idee del secolo presente con quelli dei secoli passati.
All'inizio de Plancy era scettico nei confronti della superstizione. Nel libro, ha menzionato:
Negare che ci siano dolore e ricompensa dopo la morte significa negare l'esistenza di Dio; poiché Dio esiste, deve essere così. Ma Dio solo conosce la punizione inflitta ai peccatori, né dove si trovano.
Col passare del tempo, i sospetti di de Plancy si dissiparono e alla fine del 1830 era diventato un appassionato cattolico romano, confondendo molti dei suoi seguaci. Nelle edizioni successive, iniziò a rivedere i suoi primi concetti per conformarsi alla teologia cattolica. Questo cambiamento fu particolarmente evidente nell'edizione del 1863.
Le illustrazioni di Louis Le Brun furono cruciali per la creazione dell'immagine del diavolo. Molte illustrazioni non solo mostravano l'aspetto del diavolo, ma riflettevano anche il pensiero profondo della società sul bene e sul male, sulla sacralità e sul male in quel momento. Lo stile pittorico di Le Brun esagera l'orrore dei demoni, rendendo questi esseri soprannaturali più vivi e suscitando ulteriormente la curiosità e la paura delle persone. Le sue illustrazioni forniscono un riferimento visivo per le icone demoniache nella cultura occidentale, consentendo alle persone di comprendere in modo più intuitivo la natura di questi esseri soprannaturali.
La classificazione dei demoni nel "Dizionario dell'Inferno" fornisce una ricca struttura di riferimento. I demoni sono divisi in più livelli e categorie in base a diversi attributi e significati simbolici. In questo libro, de Plancy non solo registra i nomi e i ruoli dei demoni, ma esplora anche il loro posto e la loro influenza nel folklore. In questo modo, i lettori possono acquisire una comprensione più profonda della cultura specifica rappresentata da questi demoni e delle questioni sociali che stanno dietro ad essi.
Gli scritti di De Plancy riflettono la sua lotta tra ragione e fede. Le sue opinioni si contraddicono tra loro in diversi passaggi, a volte menzionando la possibile validità della divinazione e della numerologia (come la chiromanzia), ma rifiutando altre pratiche superstiziose. Ad esempio, ha descritto la chiromanzia in questo modo:
La chiromanzia, in particolare la fisionomia, ha almeno una certa legittimità: fanno previsioni basate su segni che distinguono e caratterizzano le persone; le carte, invece, sono solo creazioni umane e non possiedono alcuna individualità e non possono riflettere accuratamente la consultazione futuro o passato della persona.
L'attrattiva sta nel tentativo di de Plancy di incorporare la sua esperienza e le sue osservazioni in queste tradizioni mistiche. La sua scrittura fa riflettere su come gli esseri umani spiegano fenomeni difficili da comprendere e trovano significato nel loro attrito con la realtà.
Attraverso il "Dizionario dell'Inferno" di De Plancy, i lettori moderni non solo possono vedere le superstizioni e le leggende del passato, ma anche sperimentare profondamente come queste credenze riflettono le paure e le speranze umane. Le illustrazioni di Louis Le Brun non sono solo interpretazioni visive dei demoni, ma anche un'esplorazione delle profondità della psiche umana. In queste illustrazioni, il diavolo non è solo l'incarnazione degli incubi, ma anche un riflesso della cultura e della società, permettendoci di riflettere e dialogare con le nostre convinzioni e paure.
Quando guardiamo queste illustrazioni di demoni, potremmo non fare a meno di chiederci: la nostra immaginazione del male è basata sulla paura dell'ignoto o è la lotta per scelte morali nascoste nel profondo dei nostri cuori?