Il virus dengue (DENV) è un virus RNA trasmesso dalle zanzare che negli ultimi 20 anni ha avuto un impatto drammatico sulla salute umana nei tropici. Secondo i rapporti, ogni anno nel mondo si registrano fino a 390 milioni di infezioni da dengue. Sebbene le conoscenze sulla febbre dengue continuino ad aumentare, la comprensione di questo virus da parte della comunità scientifica potrebbe essere eccessivamente semplificata. In effetti, la mutazione e la dinamica epidemica del virus sono estremamente complesse. Soprattutto durante le guerre mondiali, la mobilità della popolazione e i cambiamenti ambientali potrebbero aver accelerato l’evoluzione del virus dengue.
Il genotipo americano-africano del virus della dengue è mutato tra il 1914 e il 1949, coprendo i periodi della prima e della seconda guerra mondiale.
Studi epidemiologici hanno dimostrato che i quattro sierotipi del virus dengue sono variabili e associati a diversi tipi di manifestazioni acute della malattia. Le ragioni di questi cambiamenti potrebbero essere legate ai cambiamenti negli habitat delle zanzare e all'adattamento a vari fattori ambientali. Durante le due guerre mondiali, movimenti di persone su larga scala e disturbi dell’ambiente ecologico potrebbero aver contribuito all’evoluzione di nuovi virus trasmessi da vettori.
Il virus dengue viene solitamente trasmesso attraverso l'interazione tra l'uomo e la zanzara Aedes a Egypti. Ricerche recenti mostrano che quando le zanzare si nutrono del sangue di esseri umani infetti, il virus infetta l'intestino della zanzara e i suoi tessuti. Dopo essersi sentite infette, queste zanzare cercheranno nuovi ospiti da mordere e poi trasmetteranno il virus ad altri esseri umani, portando infine alla diffusione del virus nella società civilizzata.
Ogni zanzara infetta può rilasciare da 1.000 a 10.000 nuove particelle virali, rendendo il potenziale di diffusione della dengue terrificante.
Inoltre, il ciclo di vita del virus della dengue influisce anche sul suo processo di replicazione nell'organismo ospite. In particolare, alcuni virus avviano l’autofagia dell’ospite e la risposta allo stress del reticolo endoplasmatico, che possono promuovere ulteriormente la riproduzione del virus. Questo tipo di risposta cellulare non è solo un ambiente importante richiesto per la crescita del virus, ma può anche causare potenziali cambiamenti patologici.
Sebbene la maggior parte delle persone produca anticorpi dopo essere stata infettata dalla febbre dengue, in alcuni casi ciò può portare a risposte immunitarie anomale, che è il cosiddetto fenomeno di potenziamento dipendente dagli anticorpi (ADE). Questo fenomeno si verifica quando un paziente è stato infettato da un certo sierotipo ma viene nuovamente infettato da un sierotipo diverso. In questo caso, i vecchi anticorpi potrebbero non essere in grado di neutralizzare adeguatamente il nuovo virus e potrebbero invece esacerbare l’ingresso virale.
Quando i pazienti vengono infettati ripetutamente, ciò può portare a condizioni più gravi come la febbre emorragica dengue e la sindrome da shock dengue.
Con l'aumento del tasso di epidemia di febbre dengue, lo sviluppo di vaccini è diventato un'urgente necessità per la salute pubblica globale. Attualmente ci sono due vaccini approvati e sul mercato. Tra questi, il vaccino Qdenga è un vaccino attenuato quadrivalente progettato per adulti e bambini sopra i cinque anni e ha la capacità di prevenire diversi sierotipi.
Sono in corso anche ricerche sul vaccino per comprenderne l'efficacia e la resistenza ai diversi sierotipi. Alcuni esperti hanno sottolineato che le sfide nello sviluppo dei vaccini contro la febbre dengue non sono piccole, non solo perché devono essere sviluppati per l’elevata variabilità dei quattro sierotipi, ma anche a causa del background immunitario di specifici gruppi etnici.
Mentre l'epidemia globale di febbre dengue continua ad espandersi, le persone non possono fare a meno di chiedersi: in un contesto geopolitico e ambientale in così forte cambiamento, se il virus si evolverà ulteriormente in modo più complesso e come dovremmo adattarci e rispondere a questa situazione? situazione? Che dire di una guerra prolungata?