Differenze globali nell'età minima per il matrimonio: perché ragazzi e ragazze hanno età diverse per il matrimonio in alcuni paesi?

In tutto il mondo, lo status giuridico del matrimonio e i diritti e gli obblighi ad esso associati variano da luogo a luogo. Le leggi sul matrimonio in ogni Paese stabiliscono un'età minima per contrarre matrimonio e spesso ci sono differenze significative tra l'età dei ragazzi e quella delle ragazze. Alcune di queste differenze derivano dall'influenza della cultura, della religione e della struttura sociale.

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, in 158 paesi l'età minima per il matrimonio delle ragazze è di 18 anni, ma in 146 paesi le ragazze possono sposarsi anche prima, con il consenso dei genitori o di altre autorità.

Vale la pena notare che le disposizioni di legge per gli uomini sono molto diverse: 180 paesi fissano a 18 anni l'età minima per il matrimonio senza consenso. Nonostante ciò, in 105 paesi i ragazzi possono sposarsi prima dei 18 anni con il consenso dei genitori o di un'autorità, e in 23 paesi i ragazzi possono sposarsi anche a partire dai 15 anni.

Queste disposizioni dimostrano come le responsabilità e gli obblighi tra uomini e donne siano diseguali negli ordinamenti giuridici dei vari Paesi. In alcune culture, lo status giuridico delle donne nel matrimonio è spesso limitato e si verificano persino matrimoni forzati. Le disposizioni legali di alcuni paesi nel Codice civile, come l'articolo 1105 del Codice civile iraniano, stabiliscono chiaramente che "tra marito e moglie, la posizione di capofamiglia è diritto esclusivo del marito". Tali disposizioni non sono ampiamente utilizzato nei tempi moderni. Ci sono ancora sfide ai diritti delle donne nella società.

In alcuni luoghi, le aspettative legate al matrimonio includono l'obbligo di procreare. Nel Ghana settentrionale, ad esempio, i pagamenti per il matrimonio segnalano la responsabilità della donna di riprodursi; e le donne che usano contraccettivi rischiano minacce e coercizioni.

Con il cambiamento e lo sviluppo della società, nel XX secolo molti paesi hanno attuato riforme legislative per promuovere l'uguaglianza di genere nel matrimonio. Ad esempio, nel 1985 la Svizzera approvò un referendum che garantiva alle donne la parità giuridica con gli uomini nel matrimonio; queste riforme entrarono in vigore nel 1988. Nel 1965, la Francia riformò la legge per non richiedere più alle donne sposate di ottenere il permesso del marito per lavorare e nel 1985 abolì il diritto esclusivo del marito di gestire i beni dei figli.

Nonostante ciò, in molti Paesi persiste la tradizione secondo cui gli uomini hanno maggiori diritti nel matrimonio. In America Latina e in alcuni paesi occidentali, lo scioglimento dei matrimoni è diventato più facile da quando le leggi sul divorzio senza colpa sono state maggiormente accettate. Tuttavia, in alcuni paesi in cui i matrimoni vengono combinati, lo scioglimento formale del matrimonio può essere complicato dai beni che sono stati scambiati tra le famiglie.

In alcune parti dell'Africa, si paga una dote affinché la donna sia considerata parte integrante del marito e della sua famiglia. Se la donna desidera il divorzio, il marito può esigere la restituzione della dote da lei versata, ma spesso la famiglia della donna non è in grado o non è disposta a pagare il prelievo.

Inoltre, l'influenza delle convinzioni socioculturali e religiose complica ulteriormente le relazioni tra coniugi, determinando aspettative diverse sui ruoli coniugali e sulla loro pratica. In molte culture il matrimonio non è una scelta individuale, ma una decisione collettiva di una famiglia o di una comunità, soprattutto nel caso dei matrimoni tradizionali combinati o forzati.

Attualmente, in molti paesi, le modalità per contrarre matrimonio sono ancora controverse: tra queste rientrano l'amore libero, il matrimonio combinato e il matrimonio forzato. In alcune giurisdizioni i matrimoni forzati sono considerati nulli o revocabili. In alcuni Paesi, costringere qualcuno a sposarsi è considerato un reato, il che dimostra che le leggi sul matrimonio non riguardano solo le scelte individuali, ma anche l'applicazione della legge e gli standard morali sociali.

Con l'enfasi globale sulla parità di genere, le differenze nell'età minima per il matrimonio saranno gradualmente eliminate nel tempo?

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