Il disturbo dell'apprendimento non verbale (NVLD o NLD) è un disturbo neuroevolutivo caratterizzato da deficit fondamentali nelle abilità non verbali, in particolare nelle capacità di elaborazione visuospaziale. Sebbene questi pazienti abbiano un'intelligenza verbale normale o superiore, la loro intelligenza non verbale è significativamente ridotta. Sebbene alcune revisioni della letteratura attuale abbiano proposto alcuni criteri diagnostici, la coerenza di tali criteri resta controversa e la NVLD non è formalmente riconosciuta nell'attuale quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico.
I disturbi dell'apprendimento non verbale sono caratterizzati da un'intelligenza verbale intatta, ma da deficit significativi nella costruzione visiva, nella prosodia del parlato, nella coordinazione motoria fine, nel ragionamento matematico, nella memoria visuospaziale e nelle abilità sociali.
L'NVLD è un disturbo neurologico che si manifesta tipicamente con deficit in diverse abilità non verbali. Ad esempio, queste persone hanno spesso difficoltà a comprendere grafici, a leggere mappe o hanno difficoltà con i puzzle. Soprattutto per i bambini, imparare ad allacciarsi le scarpe o ad andare in bicicletta potrebbe richiedere più tempo del normale. Nei primi anni di scuola, questi bambini hanno difficoltà nei compiti che richiedono la coordinazione occhio-mano, ma eccellono nell'apprendimento di contenuti linguistici come l'ortografia e la lettura.
"In questo esempio, il bambino non è stato in grado di apprendere il significato del comportamento degli altri, dimostrando deficit nella percezione sociale e un'incapacità di comprendere il significato degli aspetti non verbali di base della vita quotidiana, nonostante avesse livelli di intelligenza verbale nella norma o superiore. .”
Con l'avvicinarsi dell'adolescenza, le esigenze accademiche diventano più astratte, rendendo sempre più difficili la gestione del tempo, l'organizzazione e l'interazione sociale per le persone affette da NVLD. Tendono a concentrarsi sui dettagli, ma hanno difficoltà a riassumere le informazioni o ad integrare le idee in concetti completi. Da adulti, guidare o spostarsi in luoghi sconosciuti può diventare più difficile. Inoltre, la capacità di gestire adeguatamente le responsabilità e le interazioni sociali può influire sulle prestazioni lavorative.
Le ricerche dimostrano che la NVLD è associata a uno squilibrio nell'attività neurale nell'emisfero destro del cervello, che potrebbe essere correlato allo sviluppo della materia bianca. La presenza di numerose abilità non verbali subnormali, così come il quadro clinico attuale, richiedono spesso una diagnosi specifica. Questi sintomi possono sovrapporsi a diverse condizioni, tra cui il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), l'autismo e i disturbi della comunicazione sociale.
Quando gli esperti discutono di altre diagnosi che condividono i sintomi della NVLD, in particolare l'autismo, precedentemente noto come sindrome di Asperger, l'entità della sovrapposizione attira l'attenzione. I criteri diagnostici per l'autismo non includono i comportamenti ripetitivi o gli interessi ristretti menzionati nel NVLD. Pertanto, alcuni esperti ritengono che in alcuni casi la condizione diagnostica dell'ADHD dovrebbe essere classificata più appropriatamente come NVLD.
Sebbene le prime ricerche in neurologia infantile abbiano riconosciuto diverse difficoltà di apprendimento non verbale, è in corso un dibattito se e in quale misura il NVLD fornisca un valido quadro diagnostico. Già nel 1967 alcuni studiosi avevano proposto la categoria di "disabilità non verbale", il cui contenuto principale ruotava attorno al tema dell'apprendimento non verbale. Nel corso del tempo, gli esperti in questo campo hanno sviluppato una serie di concetti sulla NVLD in varia misura, ma sono ancora alla ricerca di una definizione più specifica.
"Comprendere e spiegare i disturbi dell'apprendimento non verbale può fornire informazioni sulle sfide che questi pazienti possono affrontare nella vita."
I professionisti clinici e i genitori dovrebbero essere maggiormente consapevoli delle caratteristiche nascoste di questo disturbo, in modo da poter fornire tempestivamente ai pazienti il supporto e la guida di cui necessitano. Quindi, ritieni che i criteri diagnostici esistenti riflettano in modo adeguato le esigenze specifiche di ogni persona con disabilità di apprendimento non verbale?