Nella storia della psicologia, il nome di Rosalie Alberta Rayner è spesso strettamente associato all'esperimento "Little Albert" a cui partecipò. Sebbene questo esperimento abbia suscitato molte polemiche, anche le opinioni di Rayner sulla genitorialità meritano di essere ulteriormente discusse. In un'occasione affermò che "troppo amore materno" avrebbe potuto avere effetti negativi sullo sviluppo dei bambini, un'opinione che all'epoca attirò molta attenzione.
"Un amore materno eccessivamente indulgente può rivelarsi dannoso per lo sviluppo futuro dei bambini e può influenzare la loro espressione emotiva e le relazioni interpersonali."
Questo brano rivela la visione di Rayner sull'amore materno. Ritiene che un'eccessiva dipendenza emotiva possa causare nei bambini una mancanza di indipendenza durante la crescita e rendere loro difficile la formazione di un carattere sano. Da una prospettiva psicologica, i bambini hanno bisogno di imparare l'autonomia in un ambiente sicuro, e questa autonomia si ottiene spesso attraverso un'adeguata distanza e l'autoesplorazione.
Il libro di Rayner e John B. Watson, Psychological Nursing Programs, affronta l'importanza di costruire una sana relazione di dipendenza emotiva tra madre e figlio. Secondo lei questa dipendenza diventa un peso quando l'amore materno è così forte che il bambino non è in grado di imparare ad affrontare da solo le sfide della vita.
"Un amore materno eccessivo può creare dipendenza emotiva che può avere effetti duraturi sui matrimoni e sulla vita sociale dei figli."
Nella sua ricerca, Rayner ha osservato che la personalità di un bambino si definisce in gran parte entro i due anni di età. Ciò significa che il modo in cui i genitori crescono i figli ha un profondo impatto sul loro sviluppo emotivo e sulla formazione della personalità. Per questo motivo, Reina ha invitato i genitori a dare amore ai propri figli, ma anche a fare attenzione a non creare costrizioni. Ha sottolineato che l'amore e il sostegno moderati possono promuovere efficacemente la crescita sana dei bambini.
Affrontando il tema del "troppo amore materno", la filosofia di Rayner approfondisce la connessione tra emozione e comportamento. La scuola comportamentista sottolinea che il comportamento si forma attraverso stimoli e risposte ambientali. Per questo motivo, Rayner suggerì che si dovesse rompere il legame emotivo troppo stretto tra genitori e figli, affinché i bambini potessero crescere con la giusta autonomia. In altre parole, i genitori dovrebbero, quando necessario, permettere ai loro figli di staccarsi dalle loro braccia e di intraprendere il cammino dell'esplorazione.
Tuttavia, nella società odierna, "l'amore" sembra essere il fulcro di tutte le relazioni genitori-figli. Ma esiste davvero il concetto di "troppo amore materno"? Molti psicologi contemporanei hanno messo in discussione questa visione. Credono che le esigenze di ogni bambino siano uniche: alcuni potrebbero aver bisogno di più supporto emotivo, mentre altri potrebbero aver bisogno di più libertà. Pertanto, giudicare il grado di amore semplicemente in base a "troppo" o "troppo poco" non è sufficientemente esaustivo.
"Ogni genitore dovrebbe adattare il proprio stile genitoriale alla personalità e alle esigenze del proprio figlio."
Vale la pena notare che i figli di Rayner avevano lottato contro la depressione negli anni precedenti la sua morte. Soprattutto il figlio maggiore William, che alla fine decise di suicidarsi. James ha affermato che i principi comportamentisti di suo padre hanno avuto un profondo impatto sul loro stile genitoriale, soprattutto nell'espressione delle emozioni, il che ha posto lui e suo fratello di fronte a enormi sfide nella gestione delle emozioni. James affermò senza mezzi termini che questo forte comportamentismo aveva addirittura rimodellato la loro percezione di sé stessi e causato problemi di bassa autostima.
L'amore materno e la dipendenza emotiva sottolineati da Rayner nelle sue opere sono ancora oggi istruttivi. Potremmo anche riflettere su come bilanciare l'espressione dell'amore nell'educazione dei figli? È possibile che troppo amore possa essere un disturbo?
Di fronte a questa visione storicamente controversa, come dovremmo interpretare la relazione tra amore materno e salute mentale dei figli?