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Dive into the research topics where Carlo Cristini is active.

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Featured researches published by Carlo Cristini.


RICERCHE DI PSICOLOGIA | 2013

Espressioni creative e artistiche: oltre l’età e la salute

Carlo Cristini; Giovanni Cesa-Bianchi

La creativita, presente in ogni persona, non termina con l’eta, ma aiuta ad invecchiare con piu serenita, a realizzare se stessi. Si puo esprimere in vari ambiti e attivita, da soli o in gruppo. Molti anziani hanno riscoperto la creativita dopo il pensionamento. Numerosi artisti ci hanno testimoniato, fino al termine della loro longeva esistenza, come sia possibile continuare ad essere creativi, a cercare ed a esprimere se stessi, attraverso le ultime opere, a volte le migliori. Non si sono stancati di esplorare, ascoltare e realizzare cio che vivevano e sentivano, non hanno rinunciato, nemmeno nei giorni conclusivi dell’esistenza - come Donatello, Michelangelo, Tiziano, Picasso - ad offrire significati e pensieri innovativi alla loro arte. Piu artisti, in vecchiaia, hanno dovuto confrontarsi con la malattia, la disabilita, le limitazioni sensoriali e motorie. Lo spirito creativo ha aiutato alcuni di loro a superare, a ridurre o a contenere limitazioni e difficolta. Il desiderio di sviluppare, completare un’ispirazione artistica ha spinto altri a lavorare fino all’ultimo, malgrado la malattia, il progressivo indebolimento fisico. Un artista si forma una certa idea di cio che sente e intende raffigurare, e poi, con il trascorrere degli anni, progressivamente arriva a dare il meglio di se negli ultimi periodi della sua vita, oltre l’eta e i problemi di salute e autonomia. Alcuni hanno saputo affrontare con creativa ironia gli ultimi anni della loro vita artistica e narrativa.


Archive | 2011

L’ultima creatività

Carlo Cristini; Marcello Cesa-Bianchi; Giovanni Cesa-Bianchi; Alessandro Porro

Per tutta la vita si puo imparare, si possono scoprire cose nuove. Le esperienze si acquisiscono, si conoscono, si comprendono mentre si affrontano, si attraversano, si concludono, si vivono. Spesso la vecchiaia e il suo finire vengono caratterizzati da pregiudizi e sentimenti negativi. La vita, anche negli ultimi istanti, puo sempre riservare sorprese, aprire spiragli, raggi di luce a illuminare l’intera esistenza.


Journal of Public Health Research | 2012

Modernity in medicine and hygiene at the end of the 19th century: the example of cremation

Alessandro Porro; Bruno Falconi; Carlo Cristini; Lorenzo Lorusso; Antonia Francesca Franchini

Medicine in the second half of the nineteenth century takes on some characteristics of modernity. These characteristics are worthy of our attention because they help us to understand better some of the current problems of hygiene and public health. One of the topics that was most discussed in the scientific-academic milieu of the second half of the nineteenth century was cremation. There was a poetic precedent: the cremation of Percy Bysse Shelley (1792-1822). The earliest apparatus to completely destroy the corpse was made in Italy and Germany in the 1870s. As far as hygiene was concerned, the reasons for cremation were not to pollute the water-bearing strata and an attempt to streamline the cemetery structure. As in an apparent schizophrenia, scientists of the day worked to both destroy and preserve corpses. There is also the unusual paradox that when the first cremations took place, the corpses were first preserved then to be destroyed later. The catholic world (mainly in Italy) and forensic scientists opposed cremation. It was left to the hygienists to spread the practice of cremation. An analysis of scientific literature shows us that if we leave out the related forensic and ethical problems, recent years have seen attention paid to any harmful emissions from crematoria equipment which have poured into the environment. Another issue is the assessment of inadvertent damage which may be caused by the condition of the corpse. Some topics, however, such as the need for preventive autopsies (first proposed in 1884 in Milan) are still a subject of debate, and seem to pass virtually unchanged from one generation to the next.


RICERCHE DI PSICOLOGIA | 2017

Per un’ergobiografia di Marcello Cesa-Bianchi

Carlo Cristini; Alessandro Porro

Si presenta, preceduta da una sintesi introduttiva riguardo alla vita personale e accademica, la vasta produzione scientifica del Prof. Marcello Cesa-Bianchi. Si tratta di quasi settant’anni di ricerca e di pubblicazioni. Svariati temi della psicologia sono stati sviluppati e approfonditi. Non vi e argomento che non sia rappresentato. Il lavoro del prof. Cesa-Bianchi costituisce una testimonianza e un patrimonio culturale e accademico di immenso valore storico, ma anche di prospettiva, sia per gli attuali e continui contributi scientifici sia per gli sviluppi che le sue ricerche possono sempre offrire, indipendentemente dalla loro data di pubblicazione.


RICERCHE DI PSICOLOGIA | 2017

Creativita e tempo libero in eta senile: un’indagine delle relazioni tra propensione al pensiero divergente e passatempi praticati

Valentina Rita Andolfi; Chiara Valenti; Marcello Cesa-Bianchi; Carlo Cristini

Rispetto al passato, quando si riteneva che la creativita fosse una capacita rara posseduta da pochi individui, oggi questa e riconosciuta come una potenzialita che puo manifestarsi nella vita quotidiana di ciascuno di noi, anche in eta anziana. La capacita di pensare creativamente puo stimolare la curiosita e di conseguenza sviluppare interesse per nuove attivita favorendo il perseguimento di progetti esistenziali in linea con le caratteristiche dell’anzianita. A partire da questo quadro teorico lo studio si propone di indagare le relazioni tra variabili demografiche, creativita e hobby praticati. L’indagine ha previsto l’applicazione della versione per adulti del test ACR e di un questionario sugli hobby a un campione di anziani fra i 52 e gli 89 anni (divisi in due gruppi: giovani anziani - dai 52 ai 70 anni - e ultrasettantenni). Le analisi condotte hanno mostrato che le variabili demografiche e gli hobby non hanno relazioni con i punteggi di creativita. I soggetti piu anziani a passatempi passivi (come l’ascolto della musica e la visione della tv) uniscono anche hobby attivi (come il canto, la recitazione, l’artigianato, lo sport, il ballo, i viaggi e il volontariato). Si dedicano inoltre ad attivita piu riflessive come la lettura, l’enigmistica e attivita legate alla sfera religiosa. I partecipanti piu giovani invece preferiscono passatempi esclusivamente creativi e attivi, alle volte anche tecnologici. Gli ultrasettantenni appaiono essere persone che hanno ancora voglia di conoscere e di contribuire al buon funzionamento della societa, dedicando attenzione agli affetti e riflettendo sulle proprie esperienze di vita. I piu giovani tra gli anziani, da poco in pensione o ancora professionalmente attivi, sembrano avere meno tempo a disposizione per gli hobby.


RICERCHE DI PSICOLOGIA | 2017

Rassegna storica degli indirizzi quantitativi e qualitativi in psicologia

Davide Cavagna; Carlo Cristini; Marcello Cesa-Bianchi

Il presente lavoro di carattere storico-epistemologico pone in evidenza come i diversi sistemi della psicologia, anche fortemente contrastanti tra loro, hanno permesso di indagare gli eventi mentali da vertici complementari, qualitativi e quantitativi, cosi da contribuire a definire e sviluppare una disciplina scientifica complessa e pluralista da un punto di vista epistemologico. Se si esamina come la qualita e la quantita dei comportamenti e processi mentali, individuali e gruppali, sia umani che animali, sia stata indagata da prospettive psicologiche alternative, e come le ricerche si siano diversificate nel corso del tempo sia da un punto di vista speculativo che applicativo, e possibile delineare un quadro sufficientemente ampio e articolato della complessita epistemologica della psicologia contemporanea quale disciplina scientifica unitaria, che illustri in maniera appropriata le tensioni e le criticita che tutt’ora la caratterizzano.


RICERCHE DI PSICOLOGIA | 2013

La relazione medico-paziente: storia e attualita’

Alessandro Porro; Carlo Cristini

From historical documentations, the authors examine doctor-patient relationship concerning the models of transmission of knowledges and medical competences, since antiquity. A more careful psychological training - in according to relationship and communication, global conception of illness and of ill, different expression of trouble and painful among patients, familiar and socialcultural environment - is absolutely necessary for actual doctor. Psychology contributes to revalue a global vision of medicine; links with history seem clear.


Geological Society, London, Special Publications | 2013

Vomiting Stones: Mental Illness and Forensic Medicine in 18th Century Italy

Alessandro Porro; Carlo Cristini; Bruno Falconi; Antonia Francesca Franchini; Lorenzo Lorusso

Abstract In 1746 the case of a young woman vomiting stones, nails, glasses and other foreign bodies came to the notice of the general scientific and religious communities. The Bishop of Cremona, Alessandro Maria Litta (1671–1754), deemed that a scientific–medical approach was necessary. Paolo Valcarenghi (d. 1780), one of the most famous of Cremona’s physicians, was charged with this task. Many physicians, both local and from the wider area of Northern Italy, became actively involved in the discussion: Martino Ghisi (1715–1794), who was the first to describe diphtheria on a scientific basis; Carlo Francesco Cogrossi (1682–1769, Professor of Practical Medicine at Padua University), who is noted for his parasitic theory of contagion; Carlo Gandini (1705–1788), who introduced some typical traditional Chinese Medicine practices into Italian medicine; and Francesco Roncalli Parolino (1692–1769), who recorded the case in his work entitled Europae medicina a sapientibus illustrata et a comite Francisco Roncalli Parolino observationibus adaucta (1747), a foundational work in the reconstruction of medical praxis in Europe. Their work is amongst the earliest texts from the Italian Peninsula to deny the natural formation of stones in the stomach, with the debate between the religious and scientific communities resulting in the acceptance of the medical explanation.


Archive | 2011

Aree della creatività e tempo libero

Carlo Cristini; Marcello Cesa-Bianchi; Giovanni Cesa-Bianchi; Alessandro Porro

Sono numerose le aree della creativita attraverso le quali le persone anziane possono manifestare, realizzare qualcosa di se, del proprio mondo interiore — a volte, nel corso della vita, deprivato di parole, di aperture espressive, rimasto nascosto nel silenzio, per vari motivi.


Archive | 2011

Creatività e salute in età senile

Carlo Cristini; Marcello Cesa-Bianchi; Giovanni Cesa-Bianchi; Alessandro Porro

Si diventa sempre piu vecchi, si allunga il periodo dell’esistenza, gli anni da vivere; il superamento del secolo di vita, un tempo considerato un evento eccezionale, meritevole di pubblica conoscenza, anche attraverso i mezzi di informazione a diffusione sul territorio nazionale, quale conquista di uno storico traguardo dell’individuo e della comunita, attualmente appare un fenomeno che coinvolge molte persone; sembra costituire ancora notizia chi raggiunge i centodieci anni, chi in eta particolarmente avanzata e progenitore di cinque, sei generazioni o compie azioni che suscitano interesse, curiosita, come volare con il deltaplano, scalare una vetta o correre la maratona che, a parte il carattere sensazionale che tali eventi evocano, rappresentano comunque, in qualche misura, un gesto creativo, innovativo.

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Chiara Valenti

Catholic University of the Sacred Heart

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