Francesca Dicé

La comprensione della diagnosi di DSD da parte delle madri. Uno studio sui processi di sensemaking attraverso una prospettiva semiotico-psicologica

Gli autori discutono il processo di significazione della malattia ed in particolare la ricezione della diagnosi in termini semiotici e psicologici. Viene presentata una ricerca qualitativa sul processo di significazione da parte di madri con figli che hanno ricevuto diagnosi di Disturbi della Differenziazione Sessuale (DSD). Viene osservato e discusso come il processo di significazione della esperienza di malattia e della diagnosi si configuri come un’esperienza di crisi e di rottura della continuita delle proprie esperienze. Il lavoro degli autori si articola in una prospettiva dichiaratamente semiotica, luogo di un possibile e fecondo incontro tra la psicologia culturale e la psicologia clinica dinamica, in cui viene considerata la mediazione tra istanze soggettive, intersoggettive e culturali. In tale prospettiva viene presentata e discussa la possibilita di ricercare nel testo delle interviste dei genitori, marcatori linguistici attraverso cui vengono definiti i posizionamenti e le modalita soggettive dei processi di significazione della diagnosi, della mediazione intra-inter-soggettiva, delle modalita specifiche di confrontarsi con i significati culturali, e della relazione tra la continuita e discontinuita generata dalla crisi di senso della malattia.

Suspended Sorrow: The Crisis in Understanding the Diagnosis for the Mothers of Children with A Disorder of Sex Development

ABSTRACT.Objectives: We conducted a survey to obtain information concerning how mothers of children with DSD represent the diagnosis. Methods: We examined our findings through IPA methodology. Results: We observed a crisis of meaning, based on the inability to classify their child with a milestone of the social experience: the gender category. That risks of slipping into adempitive adherences to medical knowledge or hasty decisions about the health of the child. Conclusions: Its necessary to structure spaces with medical-psychological teams, for allowing these families to manage the condition in relation to the choices, and the daily context, of their children.

Le trasformazioni dialogiche delle preoccupazioni in Pediatria di Famiglia: un’indagine empirica

In pediatria di base, i medici dialogano con (almeno) due utenti (genitore e bambino) e la conversazione riguardante la salute del bambino elicita spesso molte ansie. In questo studio, gli autori hanno raccolto dialoghi svolti in 265 visite, analizzati mediante il Verona Coding Definitions of Emotional Sequences (VR-CoDES) (Del Piccolo et al., 2010), strumento che identifica i cues (espressioni in cui l’emozione non e chiaramente verbalizzata) ed i concerns (chiare espressioni verbali di stati emozionali spiacevoli) espressi dai pazienti, insieme alle risposte degli operatori sanitari a tali segnali. Per analizzare le relazioni di interdipendenza fra le matrici dei cues/concerns e delle risposte, gli autori hanno usato la Sparse Canonical Correlation Analysis (SCCA) (Hastie et al., 2015), che analizza coppie di componenti, una per ogni gruppo di variabili, massimizzando il coefficiente di correlazione di Pearson fra di esse. Gli autori hanno identificato dei Pattern di Interazione Dialogica, basati sui cues/concerns e le risposte. Questi pattern mostrano, nella relazione sanitaria, molte difficolta ad esplorare gli aspetti emozionali ed il dialogo e spesso interrotto dalla tendenza alla rassicurazione; le emozioni sono scarsamente riconosciute nel loro valore informativo. In generale, e stata osservata una pratica medica prescrittiva poco rivolta alla promozione delle competenze genitoriali utili alla cura del bambino.

Exploring emotions and the shared decision-making process in pediatric primary care

This paper aims to identify conversational interaction patterns in pediatrics with a focus on the shared decision-making process and dialogue about emotions in doctor–patient relationships. We documented conversations in 163 visits by 168 children in pediatric primary care; we observed, audiorecordered, transcribed and analyzed them with specific instruments of analysis of doctor patient relationship. Our survey was conducted in four pediatric primary care practices and 15 health providers were involved. The data collection period lasted three months and was undertaken twice a week on days. We analyzed visits with Verona Coding Definitions of Emotional Sequences (VR-CoDES) and Observing Patient Involvement in Shared Decision Making (OPTION) instruments. Frequencies of emotions’ signals (cues/concerns) obtained using VR-CoDES were analyzed and compared with the OPTION ratings. We documented 318 cues/concerns for parents and 167 for children. The relationship between cues/concerns and Healthcare Providers responses was strongest in dialogues between parents and pediatricians. The conversational patterns focused on the procedures of the care, with little opportunities of dialogue about emerging emotions. We also observed limited possibilities for participant involvement, especially by children, due to several difficulties integrating dialogue about emotions and concordance processes. The conversations seemed to be characterized by rarity of shared decision making or attention to the informational value of children’s emotions. It could be useful to implement psychological interventions to achieve an enrichment of the dialogue between participants, helping them to incorporate emotions into conversations and to recognize decisional competences, necessary to concordance processes.