Stefania Lucamante
Georgetown University
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Publication
Featured researches published by Stefania Lucamante.
Forum Italicum | 1995
Stefania Lucamante
Nothing in my life corresponds with anything in this room — my life has always been crude, unfinished, raw, tentative … it occurred to me looking at this room that the raw, unfinished quality in my life was precisely what was valuable in it and I should hold on fast to it.
Forum Italicum | 2016
Stefania Lucamante
e poeta di successo nella Milano internazionale dell’industria e del design – distribuisce nei volumi Fiori pari fiori dispari e Belliboschi, emerge l’impegno nel “fabbricar[si] un’anima”, nel rifondere cioè il proprio vissuto nei luoghi d’origine con il presente altrove, per azzardarsi a comprendere il senso della propria esistenza, mentre agisce incessante “la pneumatica della tenerezza e della disperazione” (Prose di memoria e d’invenzione, 1964). Infine, l’attività di redattore presso importanti testate nazionali svolta con solerzia da Michele Saponaro (scrittore di San Cesario di Lecce per il quale Giannone ha organizzato nel 2010 un convegno internazionale di studi con relativi Atti) conferma quanto attivamente il circuito della stampa periodica possa sollecitare e facilitare l’integrazione tra culture lontane. Esperienze, tutte, che esemplificano come proprio quel Sud – “cosı̀ sgradito da doverlo amare”, come recita un verso di Bodini (La luna dei Borboni, 1952) – sia stato efficacissimo reagente nella chimica della scrittura, per una linea della poesia e della prosa italiane assai definita nel periodo postbellico e negli anni Cinquanta ma spesso non tracciata dalla storiografia ufficiale. Si spiega cosı̀ l’unica eccezione che a primo acchito sembrerebbe sottrarsi alla compattezza del libro e che invece acquista il senso del supplemento d’indagine. In appendice al volume si leggono le pagine dedicate al corso sulla poesia italiana del Novecento cheGiacomoDebenedetti svolse presso l’Università “La Sapienza” di Roma, nell’anno accademico 1958–1959. Dal corso derivò il volume Poesia italiana del Novecento, organizzato in ritratti critici dedicati da Debenedetti a Montale, Ungaretti, Luzi, Saba, Penna, Noventa e Sereni ed edito solo nel 1974 presso la Garzanti con prefazione di Pasolini. Un’esplicita attestazione dell’avvertito bisogno di orientamento nella vasta e diversificata produzione poetica novecentesca, passata attraverso la “poesia pura”, l’ermetismo, il neorealismo e il post-ermetismo ma non ancora giunta, a fine anni Cinquanta, a una più organica e perciò convincente sistemazione critica.
Forum Italicum | 2006
Stefania Lucamante
Quest’ultimo aspetto potrebbe costituire il principale limite artistico dell’opera poetica di Giovannitti. Eppure, con la pubblicazione di Parole e sangue, Marazzi non si limita a offrire un mero contributo alla riscoperta della figura politica di Giovannitti e alla diffusione dei suoi versi di poesia proletaria, nella quale le sole dediche sono di per se stesse una galleria di sindacalisti italo-americani e celebri personaggi del radicalismo universale. Il curatore del volume compie anche un’operazione culturalmente molto più sofisticata. In linea con un lavoro che Marazzi va svolgendo ormai da anni con acume e passione intellettuale per altri autori della letteratura italo-americana delle origini, culminato con la pubblicazione dell’antologia critica Voices of Italian America. A History of Early Italian American Literature with a Critical Annthology (Madison, NJ: Fairleigh Dickinson University Press, 2004), la sua pur sintetica introduzione alla silloge vuole essere il tentativo di conferire dignità letteraria a testi che potrebbero destare interesse più per il loro contenuto, come documenti storici, che per la loro forma, quali affermazioni poetiche. Aiutato nel perseguire il proprio obiettivo dall’inclusione, in appendice alla raccolta, della ristampa di un saggio di Joseph Tusiani sulla poesia di Giovannitti, Marazzi ritrova nei versi presentati al pubblico italiano richiami a Edgar Allan Poe e Walt Whitman, sul versante della poesia statunitense, e alla tradizione scapigliata, carducciana e decadente di ispirazione dannunziana, su quello della poesia italiana. In tal modo, Marazzi riesce a restituire al lettore un profilo a tutto tondo di Giovannitti nella sua pienezza sia di sovversivo, un tempo associato ai padri del bolscevismo nell’immaginario collettivo, sia di poeta che nel primo dopoguerra era stato incluso in un’antologia che comprendeva i più importanti autori di versi dell’epoca quali, tra gli altri, Robert Frost, Amy Lowell, Edgard Lee Masters, Ezra Pound e Carl Sandburg (The New American Poetry, a cura di Louis Untermeyer [New York: Colt, 1919]). STEFANO LUCONI Università di Roma “Tor Vergata” ______________________
Archive | 2008
Stefania Lucamante
Quaderni D Italianistica | 2006
Stefania Lucamante; Sharon Wood
Archive | 2006
Stefania Lucamante; Sharon Wood
Quaderni D Italianistica | 2003
Concetta D'Angeli; Stefania Lucamante
Quaderni D Italianistica | 2003
Stefania Lucamante
Modern Language Review | 2003
Claudia Bernardi; Stefania Lucamante
Quaderni D Italianistica | 1994
Stefania Lucamante