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Featured researches published by Rossana Toglia.


Case reports in endocrinology | 2013

Growth Hormone Deficiency in a Patient with Becker Muscular Dystrophy: A Pediatric Case Report

Valeria Calcaterra; Annachiara Malvezzi; Rossana Toglia; Angela Berardinelli; Elena Bozzola; Mauro Bozzola; Daniela Larizza

Objective. To describe a biochemical growth hormone (GH) deficiency and to evaluate therapeutic result in a six-year-old male with Becker muscular dystrophy (BMD). Methods. GH peak was evaluated after response to arginine and insulin. Bone age was evaluated according to Greulich and Pyle method. Results. The GH-supplementary therapy was very effective in terms of growth gain. Conclusion. The possibility of a growth hormone deficiency and treatment with GH in patients with BMD cannot be excluded, especially considering the good therapeutic response.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2012

Attività fisica adattata: possibili benefici in bambini e adolescenti obesi

Alice Brambilla; Chiara Gertosio; Maria Beatrice Ruozi; Valeria Paganelli; Rossana Toglia; Gloria Cantamessa; Anna Chiara Malvezzi; Daniela Maria Oliani; Benedetta Pietra

L’obesita infantile e una condizione patologica in continua crescita responsabile di gravi ripercussioni sulla salute degli affetti e in grado di determinare ingenti costi sanitari diretti e indiretti. La prevenzione e il trattamento dell’eccesso ponderale si basano primariamente su una dieta bilanciata e su una costante attivita fisica; i soggetti obesi tuttavia lamentano spesso difficolta fisiche e psichiche a partecipare ai corsi sportivi offerti alla popolazione generale. Il nostro studio ha proposto un programma di attivita controllato di 12 settimane a carattere ricreativo, adattato alle capacita funzionali dei soggetti obesi e basato su una strategia multistep. Un programma di attivita di questo tipo si e dimostrato efficace nel migliorare i parametri metabolici e funzionali dei partecipanti, favorendo la partecipazione all’esercizio e riducendo gli iniziali abbandoni.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

Espressione del recettore dell’ormone della crescita nelle malattie infiammatorie croniche

Daniela Maria Oliani; Benedetta Pietra; Sara Pagani; Cristina Meazza; Alice Brambilla; Gloria Cantamessa; Chiara Gertosio; Valeria Paganelli; Maria Beatrice Ruozi; Rossana Toglia; Anna Chiara Malvezzi

L’artrite idiopatica giovanile (AIG) e una malattia infiammatoria cronica dell’eta pediatrica che colpisce le articolazioni, caratterizzata da alti livelli circolanti di citochine infiammatorie. Poiche un ritardo di crescita e stato riscontrato in bambini affetti da tale patologia, sono stati valutati i fattori implicati in tale ritardo di crescita, analizzando i valori di alcune molecole coinvolte nell’asse GH/IGF, quali l’IGF-I, la GHBP e l’espressione genica del GHR sia al momento della diagnosi che due anni dopo l’inizio del trattamento della malattia. Sono stati quindi arruolati diciotto pazienti (12 maschi e 6 femmine) prepuberi che soddisfacevano i criteri diagnostici per la JIA. In tutti i soggetti sono stati inoltre valutati gli indici infiammatori (VES e PCR) e i valori sierici di IL-6. I risultati ottenuti mostrano come al secondo anno di follow up, l’altezza media e risultata essere aumentata anche se non significativamente, mentre risultavano ridotti gli indici infiammatori e i valori di IL-6. Il dato tuttavia piu interessante e stato l’aumento significativo dell’espressione dell’mRNA del GHR in tutti i pazienti al follow-up rispetto al valore basale e l’aumento significativo della media dei valori di IGF-I confrontata con i livelli all’esordio di malattia. I valori sierici di IGF-I e l’espressione genica del GHR monitorati durante il corso della terapia correlano quindi con il quadro clinico, suggerendo una stretta correlazione tra fattori di crescita e processo infiammatorio.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

Studio sulla prevalenza della sindrome metabolica nella sindrome di Turner

Gloria Cantamessa; Chiara Gertosio; Rossana Toglia

La sindrome di Turner (ST) e una condizione clinica causata dalla completa o parziale assenza di un cromosoma X, che interessa 1/2500-3000 neonate femmine. Essa e caratterizzata, in piu del 90% dei casi, da bassa statura e disgenesia gonadica, oltre che da diverse malformazioni e anomalie a carico di vari organi e apparati. Le pazienti con questa sindrome presentano, rispetto alla popolazione generale, un incremento del rischio di sviluppare diabete mellito, malattie cardiache ischemiche, aterosclerosi e ipertensione e risultano particolarmente predisposte al sovrappeso e all’obesita. La sindrome metabolica (SM) e invece una condizione patologica che si caratterizza per l’associazione tra aumento dell’adiposita viscerale, anomalie del metabolismo dei carboidrati, ipertensione e dislipidemia. La sindrome metabolica rappresenta inoltre un fattore di rischio per patologie cardiovascolari e diabete mellito di tipo 2. Lo scopo del nostro studio e stato quello di determinare la prevalenza della sindrome metabolica nella sindrome di Turner e di valutare la relazione tra SM e composizione corporea, adiposita viscerale e caratteristiche cliniche nelle pazienti con sindrome di Turner analizzate.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

Sviluppo puberale precoce in una paziente con deficit ipofisari multipli e displasia setto-ottica

Chiara Gertosio; Gloria Cantamessa; Chiara Millul; Rossana Toglia

La displasia setto ottica (SOD) e una rara condizione clinica caratterizzata dall’ipoplasia dei nervi ottici, da difetti di sviluppo della linea mediana (agenesia del setto pellucido e/o alterazioni del corpo calloso) e da deficit di secrezione degli ormoni ipofisari. Numerosi sono i difetti endocrini associati a questa patologia e sono legati ad una disfunzione a livello ipotalamico. Le alterazioni ormonali non necessariamente devono essere presenti alla nascita ma possono svilupparsi successivamente. Descriviamo un caso clinico di puberta precoce in una paziente affetta da SOD, nella quale erano gia stati diagnosticati deficit della funzione tiroidea, corticosurrenalica, deficit di ormone della crescita e diabete insipido.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

Cistoadenocarcinoma mucinoso del pancreas in una paziente con sindrome di Turner

Rossana Toglia; Chiara Gertosio; Alice Brambilla; Gloria Cantamessa; Anna Chiara Malvezzi

La diagnosi di Cistoadenocarcinoma mucinoso del pancreas e, nella maggior parte dei casi, tardiva, in quanto negli stadi precoci di malattia non e presente sintomatologia. Descriviamo qui il caso di una paziente con sindrome di Turner che, dopo riscontro occasionale di massa pancreatica durante ecografia addominale di controllo, ha rifiutato per 18 anni l’intervento di asportazione. Si e potuto percio soltanto seguire ecograficamente l’evoluzione della massa che inizialmente ha mostrato un aumento progressivo delle dimensioni, seguito successivamente da modificazioni in senso maligno dell’aspetto ecografico. Infine e stato riscontrato anche aumento dei valori sierici dei markers tumorali.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

ZnT8: può essere un marker precoce di T1DM in bambini con celiachia e/o tireopatie autoimmuni?

Maria Beatrice Ruozi; Chiara Gertosio; Valeria Paganelli; Alice Brambilla; Francesca Periti; Anna Chiara Malvezzi; Rossana Toglia; Benedetta Pietra; Daniela Maria Oliani; Gloria Cantamessa

Diabete mellito di tipo 1, celiachia e tireopatie autoimmuni sono malattie frequenti in eta pediatrica e spesso associate tra di loro, probabilmente per un comune substrato genetico HLA-correlato. Nella maggior parte dei pazienti pediatrici affetti da T1DM e stata recentemente segnalata la positivita degli autoanticorpi diretti specificatamente contro l’isoforma 8 del trasportatore dello zinco (ZnT8). Lo scopo del nostro studio e stato quello di analizzare la prevalenza e il ruolo degli autoanticorpi anti-ZnT8 in bambini e adolescenti affetti da tireopatie autoimmuni (tiroidite di Hashimoto o malattia di Graves), da malattia celiaca o da entrambe le patologie. I dati pubblicati fino ad ora, infatti, riguardano soltanto la presenza e l’andamento di ZnT8 nelle condizioni di diabete all’esordio e nell’individuazione dei soggetti a rischio fra i familiari dei pazienti diabetici. Non ci sono studi in letteratura relativi alla possibilita di impiego di questo parametro nello screening di pazienti a rischio di diabete tipo 1 perche affetti da altre patologie autoimmuni.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2013

HLA-DQ e malattie autoimmuni multiple in età pediatrica

Chiara Gertosio; Maria Beatrice Ruozi; Alice Brambilla; Anna Chiara Malvezzi; Daniela Maria Oliani; Valeria Paganelli; Benedetta Pietra; Rossana Toglia; Gloria Cantamessa

Diabete mellito di tipo 1 (DMT1), malattia celiaca (CD), e tireopatie autoimmuni (ATD) sono patologie relativamente comuni in eta pediatrica e spesso presenti in associazione nello stesso soggetto. La condivisione di un comune background genetico e responsabile dello sviluppo di queste tre condizioni associate con un differente rischio a seconda del numero e del tipo di eterodimeri HLA-DQ specifici per DMT1 o CD. La tipizzazione delle molecole HLA in ciascun paziente migliora quindi la capacita di predire l’associazione di malattie autoimmuni multiple nell’infanzia.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2012

Nuovo approccio alle basi genetiche dello sviluppo puberale in pazienti con sindrome di Turner

Valeria Paganelli; Alice Brambilla; Gloria Cantamessa; Chiara Gertosio; Anna Chiara Malvezzi; Daniela Maria Oliani; Benedetta Pietra; Maria Beatrice Ruozi; Rossana Toglia; Caterina Toma

La sindrome di Turner (ST) e causata da difetti numerici o strutturali del cromosoma X. La bassa statura e i difetti ovarici sono presenti in quasi tutti i casi e l’infertilita e uno dei problemi principali per le donne con ST, anche se talvolta sono stati osservati casi di puberta spontanea, principalmente in mosaici. Non ci sono ancora evidenze genetiche della probabilita di avere uno sviluppo puberale spontaneo in pazienti Turner e in questo studio presentiamo i nostri risultati sulle indagini genetiche (Copy Number Assay) e di citogenetica-molecolare (array-CGH e i-FISH) eseguite in una coorte di 40 pazienti ST con e senza menarca spontaneo, allo scopo di ottenere nuove informazioni sulle basi genetiche dell’inizio della puberta. Abbiamo identificato alcune CNVs con un noto o possibile ruolo nella fertilita femminile e una duplicazione completa a carico del locus BMP15 in una donna 45,X con sviluppo puberale spontaneo. Attraverso diversi metodi molecolari e di citogenetica molecolare abbiamo potuto confermare che tutte le nostre pazienti Turner sono in effetti mosaici. Nonostante un mosaicismo <10% per la linea cellulare euploide, se accertato con tecniche citogenetiche di nuova generazione, possa escludere uno sviluppo puberale spontaneo, l’associazione con markers biochimici di riserva ovarica potrebbe verosimilmente aumentare il suo valore predittivo sulla potenziale fertilita futura di pazienti con ST gia durante l’infanzia. L’identificazione della duplicazione di BMP15 in una paziente 45,X andata incontro a menarca spontaneo, ha confermato l’importanza che il dosaggio di tale gene ha nel fenotipo ovarico delle pazienti Turner.


Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia | 2012

Possibile ruolo del peso alla nascita sulla risposta al trattamento con ormone della crescita (GH) in bambini con deficit di GH

Benedetta Pietra; Daniela Maria Oliani; Alice Brambilla; Chiara Gertosio; Valeria Paganelli; Maria Beatrice Ruozi; Gloria Cantamessa; Rossana Toglia; Anna Chiara Malvezzi; Sara Pagani; Cristina Meazza

Il peso alla nascita sembra possa influenzare la risposta alla terapia con ormone della crescita (GH) in soggetti con deficit di GH (GHD), anche se i risultati fino ad ora ottenuti non sono concordanti. Per tale motivo, sono stati reclutati 23 pazienti con GHD nati SGA (SGA-GHD, 12 maschi e 11 femmine), e 26 pazienti con GHD nati AGA (AGA-GHD, 15 maschi e 11 femmine). I pazienti sono stati seguiti per cinque anni e ogni anno, sono state valutate altezza e velocita di crescita. I soggetti AGA-GHD mostrano un’altezza maggiore rispetto al gruppo dei bambini SGA e, in particolar modo, la differenza diventa significativa dopo il quarto anno di trattamento. La velocita di crescita risulta essere incrementata (SGA-GHD: 1.72±0.30 SDS, AGA-GHD: 2.67±0.21 SDS; p=0.039) nei pazienti AGA-GHD durante i cinque anni di terapia. Il gruppo dei soggetti AGA-GHD, inoltre, mostra una percentuale maggiore (52.4%) di bambini che supera il target genetico e raggiunge una statura nella norma, dopo cinque anni di trattamento. I nostri risultati mostrano che il peso alla nascita influenza la risposta alla terapia con GH in pazienti pediatrici con GHD. Il pediatra endocrinologo dovrebbe tener conto di questo fattore nel monitoraggio del GHD in bambini nati SGA.

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